Ambiente
La contraddizione delle biomasse
Due nuovi studi scientifici indipendenti commissionati da BirdLife International, dall’European Environmental Bureau and Transport & Environment pongono ulteriori dubbi sulla politica dell’Unione Europea in tema di biocarburanti per i trasporti e di biomasse per la produzione energetica.Nel primo studio, effettuato…
Due nuovi studi scientifici indipendenti commissionati da BirdLife International, dall’European Environmental Bureau and Transport & Environment pongono ulteriori dubbi sulla politica dell’Unione Europea in tema di biocarburanti per i trasporti e di biomasse per la produzione energetica.
Nel primo studio, effettuato dalla Joanneum Research, un istituto di ricerca tedesco con sede a Graz, ha mostrato errori nel modo con cui vengono calcolati i risparmi di carbonio dall’utilizzo di biomasse forestali. In particolare si parla di "debito di carbonio": l’anidride carbonica fissata nelle piante viene emessa velocemente, mentre il processo di rifissazione attraverso la crescita degli alberi richiede molto più tempo. L’impatto sul clima dell’utilizzo di biomasse legnose può di conseguenza essere peggiore, nel breve-medio termine, rispetto agli stessi combustibili fossili.
Secondo Ariel Brunner, policy chief di BirdLife International "l’Unione europea sta contraendo un mutuo di carbonio sub-prime che non potrà mai essere in grado di ripagare. Questo vuoto normativo sull’utilizzo delle biomasse dev’essere riempito prima che contribuisca ad una crisi ecologica che nessun bail out potrà mai risolvere".
Il secondo studio, dall’organizzazione no profit olandese CE Delft, esamina l’impatto climatico dei principali biocombustibili utilizzati in Europa. In particolare, è stato esaminato l’impatto dell’espansione di terreni agricoli in aree ecologicamente sensibili quando la produzione alimentare viene sostituita dalle colture per combustibili (in seguito alla fluttuazione dei prezzi o a sussidi specifici) un processo noto come "cambiamento della destinazione dei terreni" (ILUC). Il rapporto mostra come i biocarburanti siano tanto impattanti per il clima quanto i combustibili fossili una volta che viene preso in considerazione il cambiamento di destinazione dei terreni.
Due documenti importanti, soprattutto in vista delle soluzioni alternative a petrolio, gas e carbone nella lotta al cambiamento climatico e degli interessi che le grandi aziende stanno sviluppando in ambito di energie alternative. L’obiettivo, condiviso dalla gran parte della società civile, è quello di una reale transizione ad una "low carbon society" senza facili scorciatoie o "false solution".