Ambiente
Il Paraguay e la foresta perduta
I conquistatori spagnoli non erano riusciti a penetrarla, e l’ultima tribù ancora non in contatto con il mondo moderno al di fuori dell’Amazzonia vive ancora lì, all’interno dei suoi confini. Ma la foresta paraguayana conosciuta come Chaco, ricca in alberi…
I conquistatori spagnoli non erano riusciti a penetrarla, e l’ultima tribù ancora non in contatto con il mondo moderno al di fuori dell’Amazzonia vive ancora lì, all’interno dei suoi confini. Ma la foresta paraguayana conosciuta come Chaco, ricca in alberi millenari, serpenti e giaguari, rischia di scomparire dalla faccia della terra a causa delle centinaia di ranchers brasiliani e delle sette fondamentaliste cristiane.
La mancanza di cibo globale e l’esplosione dei prezzi delle terre in Paraguay hanno reso il Chaco la l’ultima frontiera agricola. Le grandi estensioni di foresta vergine vengono trasformate in praterie verdi con cui alimentare l’Europa e da cui produrre biocarburanti.
Immagini satellitari recenti hanno confermato che oltre un milione di ettari, circa il 10% di tutta l’estensione forestale, è stata tagliata negli ultimi 4 anni dai ranchers, usando incendi e bulldozers per fare spazio alle coltivazioni.
I latifondisti nel Chaco, la seconda foresta latino americana in estensione aldilà dell’Amazzonia, devono per legge lasciare la copertura arborea sul 25% della loro terra, ma nelle regioni più remote e a causa della mancanza di risorse per l’attività di controllo da parte del Governo hanno incoraggiato il taglio pirata ed illegale.
Le conseguenze potrebbero essere pesanti. Secondo alcuni conservazionisti come David Attenborough, il disastro ecologico avrà il volto di una progressiva erosione e desertificazione che metterà in forse la sopravvivenza dell’ambiente più fragile e biodiverso al mondo. E con lui il diritto alla sopravvivenza per milioni di persone (fonte The Guardian).