Presentazione di “Riprendiamoci il cibo!” di Alessandra Piccoli, Adanella Rossi e Riccardo Bocci a Cinisello Balsamo per il festival Generazioni
Domenica 17 settembre alle ore 15.30 Alessandra Piccoli presenta “Riprendiamoci il cibo! Sovranità e democrazia alimentare: la ricerca di diversità dal seme alla tavola” di Alessandra Piccoli, Adanella Rossi e Riccardo Bocci a Cinisello Balsamo (MI) all’interno del programma del festival Generazioni
Torna “Generazioni-Comunità sostenibili per abitare il futuro”, il festival organizzato da UniAbita tra le sale e i giardini di Villa Casati Stampa a Cinisello Balsamo.
La seconda edizione prevede tre giorni – 15, 16 e 17 settembre – di workshop e seminari dedicati a tre grandi sfide dei nostri giorni: l’abitare, la sostenibilità ambientale e il ruolo delle comunità locali.
Tanti interlocutori dall’area metropolitana e da diverse regioni italiane, anche grazie alla collaborazione con Altreconomia, media partner del festival, Legacoop Abitanti e Fondazione Comunitaria Nord Milano.
Domenica 17 settembre alle ore 15.30 nella sala Conferenze della Villa Casati Stampa Alessandra Piccoli presenta “Riprendiamoci il cibo! Sovranità e democrazia alimentare: la ricerca di diversità dal seme alla tavola” di Alessandra Piccoli, Adanella Rossi e Riccardo Bocci
In collaborazione con Altreconomia e Slowfood.
Intervengono:
- Alessandra Piccoli, ricercatrice e co-autrice
- Raoul Tiraboschi, Vice presidente Slow Food
- Stefania Amato, C40
Modera: Nicola Villa, Altreconomia
Questo libro spiega i concetti di sovranità alimentare e di democrazia alimentare e li va a leggere in tre esperienze particolarmente significative, presenti in Italia e non solo: la gestione dell’agrobiodiversità, tra azioni a scala globale e azioni sui territori, le Comunità di sostegno all’agricoltura (Csa), che mettono in relazione diretta agricoltori e comunità locali, e i Sistemi di garanzia partecipata (Pgs), che certificano in modo collaborativo i prodotti e le pratiche agricole a livello territoriale.
Un viaggio nelle pratiche, da vivere sentendosi parte di un progetto trasformativo più ampio, ma anche un richiamo costante alla necessità di un agire politico.