“Capra e cavoli” a Bassano del Grappa

“Capra e cavoli” è una storica manifestazione che da più di vent’anni viene ospitata nel centro storico di Bassano del Grappa. L’edizione 2017, si pone due obiettivi principali:

fare della sostenibilità il centro di tutta la manifestazione, attraverso un’attenta selezione degli attori presenti e coinvolgendo sia le realtà produttive e commerciali (biologiche o assimilabili) che l’associazionismo volontario;

portare la sostenibilità in tutto il cuore della città di Bassano del Grappa, attraverso l’ “occupazione” attiva di tutto il centro storico cittadino.

L’evento sarà accompagnato da due conferenze, che vedranno tra gli invitati anche il porfessor Paolo Pileri, autore del libro “Che cosa c’é sotto” e “Il suolo sopra tutto”.

In Piazza Garibaldi sarà allestito uno spazio dedicato alla somministrazione del cibo “buono, pulito e giusto”, con un pranzo su prenotazione in collaborazione con i ristoratori bassanesi e l’Istituto Alberghiero Maffioli. Domenica 24 settembre dalle 12.30 verrà servito e spiegato un pranzo sostenibile per circa 100 persone in uno spazio delimitato e adibito a ristorante per l’occasione, a cui potranno accedere solo le persone che si saranno preiscritte.

In Piazza Libertà troverà spazio il Mercato della Sostenibilità, il giorno 24 settembre 2016. Saranno ospitate attività commerciali di prodotti biologici certificati, Presidi Slow Food e ogni altro prodotto dia la garanzia di essere stato prodotto secondo dettami di sostenibilità. Saranno altresì presenti altre associazioni che trattano i temi della manifestazione. Saranno presenti, tra gli altri: Presidio Slow Food Mais Biancoperla, Presidio Slow Food Riso di Grumolo delle

In Piazzotto Montevecchio, domenica 24 settembre, sarà invece allestito uno spazio dedicato ai laboratori didattici, che vedrà la partecipazione delle di alcune scuole del comprensorio bassanese. Molte di queste scuole saranno scuole primarie già coinvolte da Slow Food Bassano del Grappa e Marostica nell’iniziativa “Orto in Condotta”, che ha permesso l’avvio di numerosi orti all’interno delle scuole.