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Ambiente / Approfondimento

Brambilla, la ministra vede “green” e a rimetterci è l’ambiente

Lunedì 18 aprile Alberto Statera ha dedicato la rubrica "Oltre il giardino", sul supplemento Affari&finanza de la Repubblica, al libro Le conseguenze del cemento. L’articolo è quello che pubblichiamo a seguire. Il mussoliniano popolo di eroi, santi, poeti e navigatori…

Lunedì 18 aprile Alberto Statera ha dedicato la rubrica "Oltre il giardino", sul supplemento Affari&finanza de la Repubblica, al libro Le conseguenze del cemento. L’articolo è quello che pubblichiamo a seguire.

Il mussoliniano popolo di eroi, santi, poeti e navigatori è un popolo di diportisti e golfisti, secondo la versione di Altero Matteoli e Michela Vittoria Brambilla. Il ministro livornese delle Infrastrutture va predicando che l’Italia ha bisogno almeno cento nuovi porti. Quella del Turismo, invoca cento nuovi campi da golf. L’esigenza di ormeggiare i velieri o di passeggiare sui green è forte e diffusa tra milioni di italiani, ma i due ministri stanno provvedendo con solerzia.
Nel biennio 20082009, come rivela un libroinchiesta di Luca Martinelli ("Le conseguenze del cemento", Altreconomia Edizioni) in Italia sono stati inaugurati 30 nuovi porti, di cui 4 in Liguria, dove ormai ci sono 62 ormeggi per imbarcazioni da diporto su 349 chilometri di costa: uno ogni 5 chilometri. Ma data la grave penuria denunciata dal ministro, il gruppo CozziParodi sta provvedendo a costruirne altri due a Bordighera e a Ventimiglia per agevolare chi costeggia la Riviera dei fiori. Contribuiranno a far crescere, col nuovo porto turistico di Roma da 1445 posti di cui è General contractor Francesco Bellavista Caltagirone e con altri sparsi per l’Italia, il parco nazionale di postibarca, che ne conta oggi soltanto 147 mila. Pochini per le torme di diportisti. Tanto che all’agognata crescita Matteoli dedica quella che chiama "una regia di Stato", coordinata da Italia Navigando, controllata da InvItalia (ex Sviluppo Italia), che è stata da poco beneficiata da un contributo di 48 milioni da parte del Cipe. Una regia che punta al nuovo, visto che nella penisola esistono già 240 porti sottoutilizzati, dove si potrebbero recuperare 39 mila postibarca. Ma pensate che Caltagirone e il gruppi CozziParodi sarebbero interessati a realizzare un nuovo pontile invece di centri commerciali, sale congressi, alberghi, appartamenti e ville residenziali che ogni nuovo porticciolo porta con sé?
Lacustre di Calziocorte, nei pressi Lecco, il ministro Brambilla, non è da meno nel confronto con il collega marinaro. Ma lei si applica ai campi da golf, notoriamente essenziali per restaurare il fisico e lo spirito di milioni di giovani laureati disoccupati e di lavoratori fiaccati dalla cassa integrazione. Ha elaborato un disegno di legge che, in deroga alla normativa, prevede la realizzazione di green anche in aree naturali protette, con relative cubature. Un praticello, 18 buche e intorno tanto cemento. "Mazze e palline volano per il cemento", ne deduce Martinelli, anche perché in Italia ci sono già 368 campi da golf, con 270 giocatori per campo, contro una media europea di 1.048, quattro volte di più. Ma per sopravvivere economicamente, secondo la Federgolf occorrono almeno 350 iscritti per ogni Club. Quelli nuovi saranno quindi matematicamente in perdita. Ma ai costruttori che gliene importa? A loro interessa la formula resort: ville di lusso con servizi da villaggio vacanze, centri benessere, piscine e altro su estensioni di decine di ettari.
Un popolo senza poeti e tantomeno eroi, ma con legioni di velisti, motoscafisti, golfisti e soprattutto cemento come se piovesse.

a.statera@repubblica.it

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