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Esteri

Colombia, attentato intimidatorio al sacerdote che difende i diritti umani

Mentre sono in corso le deposizioni di fronte al tribunale Interamericano per i diritti umani per il massacro della "Operazione Genesis" del 24 febbraio 1997, Padre Alberto Franco della Commissione Justicia y Paz è stato oggetto di una raffica di pallottole mentre era sulla sua automobile blindata

Attentato intimidatorio, a Bogotá, nei confronti di padre Alberto Franco della Comisión de Justicia y Paz. È successo il 13 febbraio 2013, nei pressi della sede dell’organizzazione.
L’automezzo blindato con il quale si stava recando al lavoro è stato colpito da tre pallottole, sparate contro la parte anteriore del mezzo finendo conficcate nella portiera.
"Il grave atto, l’ennesimo contro membri dell’organizzazione colombiana per i diritti umani, avviene durante le giornate delle deposizioni di fronte alla Corte interamericana per i diritti umani, che vede le vittime della cosiddetta ‘Operazione Genensis’, rappresentate dagli avvocati di Justicia y Paz, portare alla sbarra lo stato colombiano -si legge in un comunicato diffuso dall’associazione italiana Yaku, che collabora con la Commissione Justicia y Paz-. L’operazione aveva causato vittime, torture e lo sfollamento forzato di circa 10mila persone, in un clima di totale omertà. Un massacro avvenuto fra il 24 e il 27 febbraio del 1997 che vede, secondo l’accusa, imputati paramilitari ed esercito colombiano per orrendi atti contro le comunità afrodiscendenti della Cuenca del Rio Cacarica, nella regione del Chocò.
Un evento storico, perché per la prima volta lo stato colombiano è chiamato a rispondere del paramilitarismo e di fronte a una istanza collettiva presentata da comunità afrodiscendenti: la sentenza potrebbe cambiare radicalmente la giurisprudenza attorno al conflitto colombiano.
Padre Alberto Franco negli ultimi giorni aveva rilasciato dichiarazioni sul ruolo del Governo dell’ex presidente della Repubblica Alvaro Uribe nella ‘Operazione Genesis’, e di quello della ‘Brigada 17’ dell’esercito colombiano".
L’attentato è solo l’ultimo di una serie di atti intimidatori: lo scorso 4 febbraio Alberto Franco è stato oggetto di un inseguimento, e lo scorso 8 febbraio, nel mezzo di una forte campagna mediatica diffamatoria, sono arrivati nella sede bogotana della Commissione vari documenti di minaccia.
Padre Alberto Franco è stato in Italia, ospite dell’organizzazione Yaku lo scorso settembre, per una serie di incontri in Trentino proprio attorno all’impunità e alla difesa delle comunità originarie colombiane, oggetto di continue persecuzioni e minacce da parte di brigate paramilitari, che sfollano con la violenza per occupare territori e risorse. Una delegazione di Yaku si trova in questi giorni proprio a Bogotà per un progetto di cooperazione internazionale in appoggio a comunità indigene e contadine nel Sud Ovest del Paese.

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