Ambiente
Resistere al cemento
L’industria delle costruzioni è al collasso, i cantieri delle grandi infrastrutture sono bloccati, la casa non si vende (anche perché i prezzi restano fuori mercato) e nemmeno le banche non ci credono più, preoccupate da “sofferenze” in crescita e a corto di liquidità.
A questo condizioni, un freno al consumo di suolo parrebbe quasi un’ovvietà, ma così non è: le istituzioni raschiano il fondo del barile, cercando di garantire incentivi fiscali o industriali a tutti gli attori della “filiera grigia”.
C’è ancora bisogno, così, della nuova edizione aggiornata di “Salviamo il paesaggio!”, manuale (tascabile) per difendere l’Italia dal cemento e dalle opere inutili di Altreconomia edizioni. Contiene il “decalogo” della resistenza al cemento, gli esempi di un’azione popolare che si fa verbo: mappare, in/formare, ri-utilizzare, simboleggiare, manifestare, ri-progettare, tutelare (giuridicamente), giustapporre, occupare/presidiare, aggregare. Uno strumento utile pet tutti i comitati impegnati nella tutela del territorio (e dell’articolo 9 della Costituzione).
“Salviamo il paesaggio!” di Luca Martinelli, 96 pagine, 5 euro