Ambiente
La rigenerazione (della rendita) urbana
Domani in commissione Ambiente alla Camera si discute una proposta di legge che si richiama all’idea del contenimento dell’uso del suolo, ma di fatto istituzionalizza il "libero trasferimento fra le proprietà immobiliari" dei diritti edificatori. L’intervista di Altreconomia a Paolo Berdini e l’intervento di Edoardo Zanchini, vice-presidente di Legambiente
Ermete Realacci, presidente onorario di Legambiente, è oggi il presidente della Commissione Ambiente della Camera dei deputati. Ed è in questa veste che ha messo in calendario, mercoledì 29 maggio, la discussione della proposta di legge di cui è primo firmatario, il cui titolo è "Norme per il contenimento dell’uso di suolo e la rigenerazione urbana".
Firmata da una settantina di deputati (dall’ex ministro dell’Agricoltura Mario Catania, eletto con l’UDC, alla ex presidente del FAI Ilaria Borletti Dell’Acqua, in Parlamento con Scelta Civica; dall’ex sindaco di Ciniselle Balsamo Daniela Gasparini, del Pd, a Giulio Marcon, già coordinatore di “Sbilanciamoci!”, eletto nelle file di SEL), secondo Paolo Berdini, ingegnere urbanista, consulente delle pubbliche amministrazioni ed editorialista del manifesto, la legge proposta da Realacci nasconde “una polpetta avvelenata dietro un titolo accattivante”. Il riferimento al contenimento del suolo è presente, infatti, solo nel primo articolo, “ma in modo talmente generico” da rendere evidente che “non c’è corrispondenza tra titolo e rubrica: immagino -commenta Berdini- che i deputati non abbiamo letto il testo di legge, ma solo la titolazione che richiama al ‘contenimento dell’uso del suolo’, e così abbiano firmato”.
A scorrerli, invece, gli otto articoli della legge -che Realacci racconta così alle agenzie di stampa: “La proposta di legge per il contenimento del consumo di suolo e per la rigenerazione urbana è stata una delle prime che ho presentato in questa Legislatura, anche in base al testo concordato dall’ex ministro Catania con le Regioni, e sarà una delle prime leggi che il Pd metterà in discussione alla Camera”- evidenziano un livello di pericolosità finora mai raggiunto, nemmeno dalla proposta di legge presentata nel 2008 dall’attuale ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, che però richiamava “Principi fondamentali per il governo del territorio”. “Ma Lupi non ha ripresentato il proprio progetto di legge, perché altrimenti l’iter non avrebbe potuto essere così rapido” spiega Berdini, che in un contributo per “Salviamo il paesaggio” scrive “dalla legge Lupi alla legge Lupacci”.
“Tra i due testi non c’è molta differenza”, spiega. Perché l’articolo 7, comma 1, del testo preparato da Realacci “istituisce i diritti edificatori, e stabilisce che ‘essi possono essere oggetto di libero trasferimento fra le proprietà immobiliari’. E questo avviene nonostante la Corte di Cassazione abbia fatto chiarezza sul tema della reversibilità delle previsioni urbanistiche, in due sentenze recentissime che ribadiscono che i Comuni possono recedere, tornare indietro. In questo modo, invece, andremmo ad inserire il concetto di ‘diritti edificatori’ tra i pilastri della legislazione italiana”. Si tratta di una evoluzione del concetto della perequazione urbanistica (la possibilità di “spostare” diritti edificatori da un bene a un altro, previo accordo con l’autorità) applicata a una prolungata fase di crisi dell’economia: “In questa fase -riflette Berdini- non è possibile sostenere l’impianto della perequazione se non riconosci che tutti hanno diritto edificatorio, e che questo diritto è eterno. In pratica, stiamo affermando che tutti i piani urbanistici che abbiamo ereditato, molti dei quali elaborati in una fase in cui era immagino un processo infinito di crescita del Paese, li dobbiamo ingoiare”.
A fronte di questa situazione, secondo Berdini “la grande carta che abbiamo a disposizione è generale nell’opinione pubblica il timore che i prezzi delle case vadano in picchiata verso il basso. Perché a fronte di piani regolatori sovra dimensionati, una norma del genere andrebbe a creare inflazione, e in un momento in cui il valore delle abitazioni è già diminuito del 25%, diminuirebbero ulteriormente. Il paradosso è che i paladini del libero mercato raggiungono l’obiettivo di portare al collasso i valori di mercato, e con questo di distruggere il risparmio delle famiglie italiane”.
Secondo Berdini, sarebbe importante se contro questa proposta di legge si alzassse la voce dell’Anci, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani: “È l’ultima battaglia che dovrebbero fare, per rivendicare che spetta all’amministrazione comunale decidere lo sviluppo urbanistico, sulla base della sua visione della città”.
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Riceviamo e pubblichiamo un intervento di Edoardo Zanchini, vice-presidente di Legambiente, stimolato dalle riflessioni di Paolo Berdini riportate nella nostra intervista
Per il forum "Salviamo il paesaggio" quella che si aprirà in Commissione ambiente della Camera è una opportunità unica, per una discussione senza precedenti per il nostro Paese. Sono infatti già molti i testi sul consumo di suolo depositati e si dovrà arrivare a un testo unificato. La discussione in rete è già cominciata in questi giorni, intorno a un testo che ha come primo firmatario Realacci da cui partirà formalmente la discussione, ma sono già diversi i testi depositati da diversi gruppi parlamentari, e il Movimento Cinque Stelle (che come Legambiente abbiamo incontrato ieri) sta chiudendo in questi giorni la sua proposta. Di sicuro il testo di riferimento, sarà il ddl "Catania", approvato nella scorsa legislatura dal Governo Monti e ripresentato (e tra l’altro firmato dallo stesso Realacci).
Quanto al disegno di legge [presentato dal presidente onorario di Legambiente, oggi presidente della commissione Ambiente, ndr] su cui sono arrivate diverse critiche, non è un nuovo testo, ma riproposizione di uno presentato nella scorsa legislatura a firma Della Seta, Vitali e altri. La differenza tra questo testo e quello “Catania” è che lega lo stop al consumo di suolo con una semplificazione degli interventi di rigenerazione urbana dei quartieri degradati. Presenta poi una novità, introducendo il principio che ogni trasformazione dei suoli, proprio per l’impatto che determina, è soggetta a un contributo da destinare a interventi di rigenerazione urbana. Inoltre prevede forme di semplificazione degli interventi proprio negli ambiti di periferia che i Comuni individuano come da rigenerare. Questo perché, come anche sottolineato in diversi interventi durante l’ultima assemblea del Forum "Salviamo il paesaggio" di Bologna [il 4 maggio, ndr], oggi costruire in un area agricola è meno costoso e più semplice che intervenire per riqualificare, anche demolendo e ricostruendo speculazioni edilizie costruire nel Dopoguerra. Sono proposte e temi su cui si dovrà discutere, ma certamente nessuno può difendere una situazione come quella attuale in materia di oneri di urbanizzazione e di difficoltà degli interventi di riqualificazione urbana vera, quelli nei quali si possa come in tutte le città europee ripensare gli spazi pubblici e creare anche nuova edilizia abitativa sociale dentro la città. Una riflessione di sicuro andrà aperta sulla seconda parte del Disegno di legge nella quale si prevede la possibilità, ma non l’obbligo, di utilizzare la perequazione e il trasferimento dei diritti edificatori all’interno degli ambiti di trasformazione con la cessione gratuita al Comune delle aree per la realizzazione di servizi pubblici e interventi di edilizia residenziale sociale. Anche di questo si dovrà discutere, sicuramente si confronteranno proposte diverse, ma di sicuro nessuno può difendere una situazione come quella attuale nella quale oggi i Comuni fanno un enorme fatica a espropriare e dopo cinque anni si trovano con vincoli in scadenza e il rischio (come spesso avvenuto in Italia) che in quelle aree si vada a costruire.
Prima di dividersi su questi testi, entriamo nel merito, critichiamoli per individuare soluzioni più efficaci. Sapendo che è un occasione da non perdere e dunque portando il contributo di associazioni, forum "Salviamo il paesaggio", comitati in questa discussione.
(Aggiornato il 28 maggio alle 10:12)