Presentazione di “Che cos’è la transizione ecologica” con Gianluca Ruggieri e Davide Agazzi a Milano, Patagonia
Martedì 7 giugno – ore 19.00
CHE COS’E’ LA TRANSIZIONE ECOLOGICA
“Ecologico” è ben più di “green”: non solo una mano di verde, ma una conquista culturale.
Una presentazione di “Che cos’è la transizione ecologica” presso il negozio Patagonia di Corso Garibaldi, 127, Milano, insieme al suo curatore Gianluca Ruggieri, ricercatore e vicepresidente di ènostra, e a Davide Agazzi, esperto di sviluppo locale, innovazione sociale e processi di rigenerazione urbana. Per un cambiamento autentico e radicale.
INGRESSO GRATUITO previa registrazione.
Patagonia Milano
Corso Garibaldi 127 Milano , 20121
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Quale transizione ecologica vogliamo? Questo libro che spiega perché ci troviamo di fronte a un’occasione unica non solo per superare la crisi, ma anche per trasformare in modo radicale la società e combattere le disuguaglianze.
“Transizione ecologica” non è il nome del ministero, né il mantra vuoto ripetuto dai governanti: è un cambiamento radicale che non riguarda solo la questione climatica e l’uscita rapida dal sistema dei combustibili fossili, ma anche la drammatica perdita di biodiversità, le profonde disuguaglianze tra emisferi, generi, generazioni e il modello economico stesso di produzione e consumo, quello del “capitale” e della crescita infinita.
Non basta una verniciata di verde: non basta “spostare” i profitti verso il green, invocare l’economia circolare o la magia tecnologica. È necessaria una “rivoluzione di sistema”, non solo per andare oltre la pandemia, ma anche per trasformare la società e desiderare un futuro diverso.
Questo libro racconta la transizione ecologica con voci diverse e da ogni prospettiva: il quadro politico e normativo, la questione climatica, l’energia e i trasporti, l’economia reale e quella finanziaria, il fisco e il debito, l’estrazione di risorse e la produzione industriale, la biodiversità, il capitale naturale e quello agricolo, il suolo, l’aria e l’acqua, la governance globale e locale, la democrazia e la povertà energetica, dai Paesi in via di sviluppo alle nostre città, il linguaggio, la “decarbonizzazione” dell’immaginario.