“L’intelligenza inesistente all’incontro con la scuola”, seminario online a cura di Stefano Borroni Barale
Venerdì 4 agosto, online dalle 18.00 alle 20.30, un seminario introduttivo sugli strumenti di “intelligenza artificiale”. Potenziali applicazioni al lavoro docente e di classe, con particolare attenzione ai Large Language Model (tipo ChatGPT, Bard, eccetera)
Questo breve seminario ha un’impostazione scientifico-teorica, pur restando a livello divulgativo e quindi non prevedendo come prerequisito studi scientifici avanzati. L’obiettivo non è l’addestramento dei docenti all’utilizzo di specifici tool AI, ma piuttosto di fornire gli elementi necessari alla comprensione del funzionamento di quelli attualmente al centro dell’attenzione, perché da questo il docente possa decidere in autonomia se, quando e a che condizioni utilizzare le varie tecnologie chiamate “AI” (per lo meno quelle di generazione di testo e immagini).
Completa gli argomenti una raccolta di ulteriori risorse per l’approfondimento, tra cui il testo “L’intelligenza inesistente. Guida all’AI e alle altre favole tecnomagiche” in pubblicazione in autunno per Altreconomia.
Ecco i temi che verranno trattati nelle due ore e mezzo del seminario:
• Introduzione generale: comprendere come funziona l’AI.
• In dettaglio: cosa sono l’AI debole e quella forte (anche detta AGI)? Quali le differenze?
• Cosa sono il test di Turing e la stanza cinese di Searle?
• Affinità e divergenze tra le varie AI: modelli linguistici, “visione” via computer, sistemi di decisione automatica
• L’AI odierna è matura? Anche per il lavoro docente? E in classe?
• L’AI odierna è sicura? Anche per il lavoro docente? E in classe?
• Conclusioni
La partecipazione è gratuita grazie al supporto di Altreconomia (per l’hosting dei materiali) e alla CUB Scuola Università e Ricerca che ci “presterà” la sua piattaforma di formazione a distanza, il cloud di CUB SUR.
Per partecipare è sufficiente registrarsi qui.
Venerdì 4 Agosto, dalle 18 alle 20.30.
Gli e le iscritte riceveranno il link via email.
Stefano Borroni Barale, il relatore, così si presenta: “Ho preso in mano il primo computer a 10 anni, nel 1982. Due anni dopo mi imbattevo nel mio primo libro divulgativo sul tema delle macchine pensanti: era “L’io della mente” di D. Hofstadter e D. Dennet. Da allora non ho mai smesso di essere affascinato dal tema e di interrogarmi sui fondamenti di questa disciplina, che all’epoca attraversava una “seconda giovinezza” dopo gli studi di N. Wiener (inventore della Cibernetica moderna) e J. McCarthy (inventore del termine AI) degli anni ‘50. La mia formazione ne è stata pesantemente influenzata (diploma in informatica, laurea in fisica teorica). La mia carriera lavorativa è stata sempre legata all’utilizzo delle tecnologie informatiche, dal lavoro di ricerca dei primi anni nel progetto EU-DataGrid (l’antenato del “Cloud”), sino al mio approdo alla formazione degli adulti (dove mi sono specializzato nella creazione di ambienti di formazione a distanza e relative metodologie) e poi degli allievi delle superiori”.