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Una scuola per i beni comuni

Cinquemila abitanti ai piedi del monte Summano. È Santorso (Vi), il Comune dell’altovicentino dove prende il via domani, venerdì 24 maggio, un’esperienza inedita nel suo genere: la prima “Scuola dei beni comuni”.

Una tre giorni –promossa dal Comune in collaborazione con alcune realtà locali, tra associazioni e cooperative, e il patrocinio dell’associazione Comuni virtuosi- nata da un lungo percorso partecipativo che trasformerà il piccolo Comune in un palcoscenico di dibattito e confronto sui beni comuni. A partire dagli interessi emersi negli incontri pubblici di preparazione della Scuola: una definizione del concetto dei beni comuni e delle pratiche a loro legate; l’economia ambientale; la tutela del territorio e gli stili di vita delle comunità che lo abitano. La partecipazione locale è l’altro tassello delle fondamenta della Scuola, come spiega l’assessore all’Ambiente, Paolo Manza: “Uno degli obiettivi principali della Scuola dei beni comuni sarà individuare e proporre strumenti di partecipazione deliberativa all’interno di enti, istituzioni, società partecipate del tessuto locale”.

20 relatori, 70 iscritti (50 euro la quota di iscrizione, pasti compresi), una decina di volontari, 10 workshop (riservati agli iscritti) in due giornate, 5 eventi pubblici per un programma multiforme, pensato per coinvolgere anche chi non parteciperà da iscritto a tutte le giornate della Scuola. “Vorremmo favorire la crescita di relazioni e reti -spiega Manza-. Ecco perché abbiamo invitato a partecipare i cittadini, ma anche gli amministratori dei Comuni dell’altovicentino: solo mettendoci in gioco negli spazi di confronto possiamo dare alle istituzioni che rappresentiamo la credibilità che esse necessitano per essere strumenti di democrazia e partecipazione”

Domani, venerdì 24 maggio, l’aperitivo inaugurale (alle 19.00 nel cortile di Villa Rossi) anticiperà la tavola rotonda “I Comuni per i beni comuni” (alle 20.30 all’Istituto comprensivo Cipani) con la partecipazione, tra gli altri, di Gianluca Fioretti -presidente dell’associazione Comuni virtuosi- e Valter Bonan -assessore alla Democrazia partecipativa e ai beni comuni di Feltre (Bl).
Partecipazione deliberativa, tutela del paesaggio, comunità energetiche sono solo alcuni dei temi dei workshop di sabato, dalle 11.00 alle 16.00, e domenica, dalle 11.00 alle 14.00. Tra gli altri, parteciperanno in qualità di “esperti” il paesaggista Francesco Vallerani (Università Ca’ Foscari, Venezia); Maurizio Gritta della cooperativa Iris di Calvatone; Alessio Ciacci, ex assessore all’Ambiente del Comune di Capannori; Re:Common con Elena Gerebizza. 
Per gli eventi collaterali, invece, il Comune ha coinvolto le associazioni del territorio: la ciclofficina della cooperativa sociale Samarcanda, la Rete dei Gruppi d’acquisto solidale e i piccoli produttori locali, la sartoria nomade del Mondo nella città (http://www.ilmondonellacitta.it/catalogo/index_nuele.php), le erbe e gli aromi del giardino della cooperativa Il ponte (http://www.ilponteschio.it/index.php/cooperativa-181).
Domenica sera (alle 20.30 nel cortile di Villa Rossi), per la chiusura della Scuola, Pietro Raitano (Altreconomia è media partner dell’iniziativa) intervisterà Ilvo Diamanti. Si discuterà degli esiti inaspettati dei “Tempi strani” di cui scrive il politologo, verso cui la Scuola dei beni comuni di Santorso prova a tracciare un cammino.

Per informazioni: http://scuoladeibenicomuni.wordpress.com/, scuoladeibenicomuni@comune.santorso.vi.it.
Per iscriversi: http://scuoladeibenicomuni.wordpress.com/iscrizioni/.
 

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