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Diritti

UN PROGRAMMA PER I DIRITTI CIVILI…

UN PROGRAMMA PER I DIRITTI CIVILI Firenze, Festa provinciale dell’Unità alla Fortezza da Basso, dibattito su Napoli, Genova e i diritti civili. Nuccio Iovene, senatore Ds, è un ex presidente dell’Arci. Ha guidato l’associazione prima di Tom Benetollo, di cui…

UN PROGRAMMA PER I DIRITTI CIVILI

Firenze, Festa provinciale dell’Unità alla Fortezza da Basso, dibattito su Napoli, Genova e i diritti civili. Nuccio Iovene, senatore Ds, è un ex presidente dell’Arci. Ha guidato l’associazione prima di Tom Benetollo, di cui condivideva lo spirito ‘movimentista’. Ioveve, nel 2001, era a Genova, in seguito fa frequentato il Social Forum di Porto Alegre e quello di Mumbai. Interviene e dice di sentirsi da questa parte della barricata, sulla stessa sponda di chi ha attraversato Genova sulla spinta che veniva dal basso e oggi sullo stesso lato di chi chiede verità e giustizia per i soprusi compiuti durante il G8. Iovene è capogruppo Ds nella Commissione diritti umani del Senato: le sue posizioni, sono simili alle nostre, che dal 2001 ci battiamo per far capire che un’uscita giudiziaria, per i fatti di Genova, è necessaria ma non sufficiente. E’ indispensabile anche uno sbocco politico. Quelli come Iovene, che svolgono ruoli di un certo peso nell’ambito del centrosinistra, sono decisivi per il futuro delle nostre proposte: tocca a loro, in questa fase, dare una sponda ai gruppi e alle associazioni che si battono per Genova, per i migranti, contro i Cpt, per una maggiore vivibilità delle carceri.

Quelli come Iovene sembrano pronti a una seria autocritca sulle scelte compiute dal centrosinistra, ad esempio sui Cpt. Ma ci vuole più coraggio. Specie da parte di chi, come appunto Iovene, non ha mai sposato certe scelte del suo stesso partito. Mancano due anni al 2006, ma se vogliamo ottenere dei risultati, e fare in modo che le attuali opposizioni inseriscano nei propri programmi una forte iniziativa sui diritti umani e civili, occorre agire ora, elaborare ora proposte e progetti.

Una traccia c’è già: abolizione, o profonda revisione, dei Cpt; legge sul diritto d’asilo; legge sulla tortura; commissione d’inchiesta sui fatti del 2001 (Genova e Napoli). Per arrivare a questi risultati, è indipensabile un forte lavoro culturale. I vertici dei maggiori partiti sembrano freddi. Come ha ricordato domenica scorsa a Genova Vittorio Agnoletto, nel dna della sinistra non c’è una tradizione di attenzione al tema del garantismo, delle tutele individuali. Ma molte cose sono successe in questi anni e la base elettorale del centrosinistra ha dimostrato di avere posizioni molto avanzate su questi temi. I leader politici dovranno tenerne conto, specie se nel corpo intermedio della classe politica – ad esempio a livello di parlamentari – si rafforzerà la persuasione di dover agire per rendere concrete le cose che si dichiarano in parlamento, alle agenzie di stampa, ai dibattiti.

 La società civile, su questi temi, sta producendo idee e proposte: è arrivata il momento di ascoltarla sul serio.

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