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Altre Economie

Un grand tour responsabile

Le vacanze del XXI secolo sono brevi, spesso “fuori stagione”, ma ricche di esperienze: "Guida alle microvacanze in Italia" è un libro di Altreconomia edizioni che racconta 100 idee e itinerari (e presenta 70 operatori, per scoprirne altre)

Tratto da Altreconomia 162 — Luglio/Agosto 2014

Le smanie per la villeggiatura sono appena iniziate. È uscito infatti “Guida alle microvacanze in Italia. 100 piccoli viaggi e soggiorni di turismo responsabile ed ecologico”. La crisi non solo ci ha costretto a stringere i cordoni della borsa (da viaggio) ma pure a rimpicciolirla. Le microvacanze sono ormai una tendenza radicata, che ha cambiato non solo la quantità ma -e in meglio- anche la qualità delle nostre ferie.
Questa è la prima guida che invita a fare un’esperienza di viaggio diversa, l’esatto contrario del turismo “da cartolina” e dell’obsoleto “mordi e fuggi”. Scoprirete che i viaggi e i soggiorni prescelti, infatti, anche se durano una settimana al massimo, hanno la qualità slow del vino versato, del passo dell’asino, dello yoga all’alba in montagna, della volontà di assaporare passo per passo, pedalata dopo pedalata, la bellezza del nostro Paese. 100 viaggi e soggiorni e ben 70 operatori, molti dei quali aderiscono all’Associazione italiana turismo reponsabile (AITR, www.aitr.org) e propongono decine di destini e di destinazioni.

Questo significa che se temete di incontrare il lupo sul cammino dei Monti Sibillini, potete scegliere di partire per un tour diverso, magari lungo un sentiero francescano dove -al limite- con il lupo potrete fare due chiacchiere. La scelta è vastissima e va ben oltre i 100 e più viaggi che abbiamo scelto con attenzione certosina (se dormite in un monastero vi può tornare utile) ispirandoci a 15 temi che esplorano in profondità gli aspetti più interessanti delle nostre città d’arte, della natura che in certi posti è tuttora miracolosamente incontaminata, della scelta enogastronomica più ricca del mondo (in questo caso biologica) e dei progetti di solidarietà che inseriscono al lavoro persone svantaggiate, senza i clamori del discutibile “Hotel a sei stelle”.
Non sono trascurate le prospettive di sviluppo: “La vacanza breve -scrive Alberto Dragone, coordinatore del comitato scientifico di Aitr- potrà (e dovrà) essere anche sostenibile e responsabile, se sapremo creare un’offerta con queste caratteristiche nei confronti di un pubblico che è sempre più vasto e ben disponibile ad accoglierla”.
Questo significa che nei nuovi ostelli della gioventù, incastonati in alcuni tra i palazzi più belli delle nostre piccole città, non troverete addetti annoiati alla reception e lenzuola lise, ma servizi e cortesia degni di un hotel, attenzione alle energie rinnovabili e al risparmio energetico.

In questa guida ci sono città spiegate dai migranti, campagne raccontate da chi si china sulla terra per cogliervi la zucchina migliore, intere comunità pronte ad accogliervi in tutte le stagioni, parchi custoditi solo da larici e dai loro colori, cammini che seguono percorsi eroici della nostra storia antica e recente, vigne per cui vale la pena di stralciare una microvacanza dalla nostra quotidianità, strutture strappate ai boss della mafia e che accolgono -non solo d’estate- chi ha a cuore la legalità, spiagge e barche dove c’è spazio per i disabili.
Stefano Landi, presidente di SL&A, società di consulenza, nell’introduzione al libro definisce la microvacanza una cosa “breve ma intensa”. “Ma -aggiunge- una vacanza breve non sarà obbligatoriamente anche veloce? […] la velocità è un rischio possibile anche se, in fondo, il senso di brevità è relativo alla densità dell’esistenza, e quindi profondamente soggettivo. D’altra parte, che cosa ci si aspetta dal punto di vista dell’intensità? Un’esperienza totale nell’impiego del proprio tempo”.

A corredo dei viaggi le schede di 70 organizzatori di viaggi e strutture di soggiorno, piccole e grandi, a volte federate, che assicurano un’offerta per 20 regioni, 365 giorni all’anno, dalla gita nel parco accanto al grande trek che porta dal Supramonte al mare, da Bologna a Firenze attraverso gli Appennini e attraverso la fantasia, se sei in compagnia di uno scrittore. Sono “esperienze totali” che siate in campeggio o in resort, che abbiate lasciato a casa il cellulare per il seminario “Ora et laboratorio” o perché state cantando “Bella ciao” su un sentiero partigiano. Buon viaggio! —

Comunità ospitali nel borgo autentico
L’ospitalità è sacra, ma può diventare totale. Immaginate che appena siete arrivati a destinazione vi accolga il “tutor” del paese, e vi consegni idealmente non le chiavi di un b&b o di una casa in un albergo diffuso, ma vi schiuda le porte della comunità e vi nomini “cittadino temporaneo” del  borgo. È questa la filosofia e la prassi dell’associazione Borghi autentici d’Italia, che riunisce oltre 200 piccoli e medi comuni e territori che si rifanno a un modello di sviluppo locale rispettoso di tradizioni e persone, come si legge nel loro “manifesto”. Una rete italiana di territori e comunità accoglienti, dalle Dolomiti Friulane alla Puglia, dall’Appennino abruzzese alle comunità della Sardegna: BAITour, il suo tour operator, propone “viaggi autentici, lontano dalle formule all inclusive, all’interno di comunità italiane con una forte radice culturale”. Un altro progetto è la Scuola nazionale di paesologia, in collaborazione con lo scrittore e paesologo Franco Arminio: una attività di esplorazione comunitaria dei paesi, dal centro del borgo ai suoi dintorni. Info: booking@borghiautenticiditalia.it,
tel. 347-00.29.190, www.borghiautenticiditalia.it

Micro solo di nome
Cento piccoli viaggi e 70 operatori di turismo responsabile, decine di strutture di accoglienza e ristorazione in Italia. Una guida -l’unica- che raccoglie il meglio dei viaggi brevi ed eco-sostenibili e consente di partire tutto l’anno per vacanze sorprendenti e mete poco conosciute del nostro Paese. Le visite alle grandi città d’arte, ma da una prospettiva inedita. Gli itinerari straordinari nella natura, nei parchi naturali e in luoghi remoti e selvaggi. I cammini e i percorsi in treno sulle ferrovie dimenticate, in bici, vela, con asini e cavalli. Le occasioni di gustare cibo locale, autentico e bio, vini naturali e birre artigianali. Ma soprattutto un turismo umano: gli incontri emozionanti con le “comunità ospitali” e solidali. I viaggi della legalità nelle strutture confiscate alla criminalità organizzata. I più affascinanti percorsi dello spirito per chi ha fede e per chi sta cercando la via. I soggiorni esperienziali dove si impara con le mani e la testa. Vacanze per tutti, per le famiglie e per le persone con bisogni speciali. Un gran tour delle microvacanze responsabili guidati da Eduardo Grottanelli de’Santi, geografo, studioso di storia del territorio, autore di decine di guide turistiche per le principali case editrici. “Guide alle microvacanze in Italia” (160 pp., 14,50 euro, Altreconomia). In libreria, nelle botteghe e su www.altreconomia.it/libri

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