Una voce indipendente su economia, stili di vita, ambiente, cultura

Visibilmente emozionato, vestito in modo informale, seduto di fronte ad una platea di 300 persone, il regista sardo Salvatore Mereu parla del suo ultimo film, “Bellas Mariposas”.
È appena terminata la proiezione nella sale del Cineclub Vittoria di Casagiove (www.cineclubvittoriacasagiove.it) a meno di 3 chilometri dalla Reggia di Caserta, un esempio di resistenza culturale nella Terra dei Fuochi: il cinema funziona grazie al lavoro di un’associazione che conta, al momento, una quindicina di volontari attivi.
Il direttore artistico si chiama Francesco Massarelli e Mereu lo ringrazia prima di iniziare il suo racconto.
Oltre agli approfondimenti sulla trama -il film racconta la vita di due ragazzine che vivono in un contesto sociale e familiare difficile nella periferia di Cagliari-, il regista sardo si sofferma sulle difficoltà di distribuzione dell’opera, quelle che l’hanno spinto -alla fine- ad intraprendere un’autonoma avventura distributiva con la propria casa di produzione Viacolvento Film. Il dibattito con l’autore prosegue per almeno un’ora dopo la proiezione. Gli spettatori sono coinvolti, Mereu è gratificato per la grande partecipazione di pubblico e alla fine saluta con un “arrivederci”.
Le serate di questo tipo al Cineclub Vittoria sono molte: nell’ultimo anno ci sono stati 12 incontri con autori, produttori o interpreti, da quelli più noti come Toni Servillo a quelli meno conosciuti. Molti di questi incontri sono avvenuti nell’ambito della rassegna “Italia Opera Prima”, inaugurata nel marzo 2012 e riproposta quest’anno, che ha previsto -nella prima edizione- la proiezione di 7 film di registi esordienti italiani. “Nonostante le difficoltà economiche che vivono le sale di città -spiega Francesco- il Cineclub Vittoria riesce comunque a dare spazio agli autori esordienti del cinema italiano” tra cui, ad esempio, Guido Lombardi con “Là-Bas”, film che racconta, dal punto di vista degli immigrati, la strage di Castel Volturno avvenuta nel settembre 2008, che fece sei vittime tra giovani immigrati irregolari. “Là-Bas” ha vinto il premio della critica internazionale e il premio Luigi De Laurentiis per l’opera prima al Festival di Venezia 2012, “nonostante poi -precisa Francesco- abbia incassato solo 28mila euro al botteghino” (il primo nella classifica box office Italia 2012, “Benvenuti al Nord” di Luca Miniero ha incassato 27.178.000 euro).
“Per il Cineclub Vittoria -ricorda Pietro Mastroianni, uno dei titolari- sono passati i registi italiani più importanti dagli anni 80 in poi, da Giuseppe Tornatore a Lina Wertmuller”. È stato questo il decennio di massimo splendore, mentre oggi fatica a reggere i costi. Al Vittoria sembrano convinti che le monosala siano destinate a scomparire. Per i piccoli cinema, le condizioni richieste dalla grande distribuzione potrebbero risultare svantaggiose. In media, le case di distribuzione chiedono anticipi esorbitanti, percentuali alte sugli incassi e l’obbligo di tenere il film in sala per 15 giorni. Ma nonostante le difficoltà, ancora oggi il Vittoria porta in sala film che è difficile ritrovare in altri cinema della provincia o della regione. Su circa 70 film in programmazione nell’ultima stagione, metà erano inediti rispetto al territorio della provincia di Caserta e almeno 5 inediti rispetto alla regione, tra cui “The Summit” di Franco Fracassi -documentario che cerca di far luce sui fatti del G8 di Genova del 2001, presentato alla Berlinale del 2012-.
Il numero attuale di tesserati -circa 700- è costante, a dispetto di un dato italiano che segna una diminuzione di spettatori del 10% nel 2012. “Ci si rivolge alla cittadinanza -spiega Francesco, il direttore artistico- nel tentativo di avvicinare le persone al cinema d’autore, con momenti di dibattito, condivisione e socializzazione. Così, dopo il film, la conversazione continua nella hall, bevendo un tè al tavolino o sfogliando un libro della piccola biblioteca del Cinema Vittoria. —

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Altreconomia per non perderti le nostre inchieste, le novità editoriali e gli eventi.


© 2025 Altra Economia soc. coop. impresa sociale Tutti i diritti riservati