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Un altro mondo è possibile. In cammino verso Genova

L’associazione Repubblica Nomade organizza un cammino da Sant’Anna di Stazzema a Genova in occasione del ventennale del G8 del 2001. Per tenere saldo il nesso fra la memoria, il nostro presente e futuro, in uno sforzo di immaginazione e non rassegnazione

“Un altro mondo è possibile” era lo slogan delle manifestazioni al G8 di Genova di vent’anni fa, un altro mondo è necessario è invece la sintesi di quanto oggi stiamo vivendo, in un Pianeta ecologicamente allo stremo e segnato da insopportabili ingiustizie. Parte da queste riflessioni la scelta compiuta da Repubblica Nomade -associazione nata nel 2014 che si propone di fare del cammino la prefigurazione di un diverso modo di vivere- che ha organizzato per il mese di luglio un cammino che unisce Sant’Anna di Stazzema -luogo della strage nazifascista del 1944- a Genova, città che nel 2001 fu teatro di una “violazione di massa” dei diritti umani e civili.

“Come nel 2016 abbiamo camminato dalla Risiera di San Sabba di Trieste fino a Sarajevo, così quest’anno, con lo stesso spirito, faremo questo nuovo cammino tra due luoghi che ricordano crimini risalenti alla Seconda Guerra Mondiale e altri più recenti, perché non vengano dimenticati ma nello stesso tempo per dire che bisogna inventarci un nuovo e diverso futuro”, si legge nel testo che introduce il cammino.

Giorno per giorno, tra il 1° e il 18 luglio i partecipanti all’iniziativa attraverseranno l’Italia per tenere saldo il nesso fra la memoria, il nostro presente e futuro, in uno sforzo di immaginazione e non rassegnazione. “La tutela della dignità della persona è al centro dei nostri pensieri, come il rifiuto della violenza. Affronteremo lungo il cammino, luogo per luogo, anche le questioni sociali e ambientali del momento, con visite guidate e incontri con singoli e associazioni. Oggi il cambiamento è urgente e sarà possibile solo attraverso la partecipazione popolare -scrivono Lorenzo Guadagnucci e Antonio Moresco nella presentazione dell’iniziativa-. Saremo a Genova con questo spirito, coscienti che nel 2001 le violenze e gli abusi di potere colpirono un movimento che aveva buone ragioni e giuste aspirazioni. Ragioni e aspirazioni che non vogliamo dimenticare e anzi riprendere e rilanciare in un mondo che nel frattempo è cambiato, ma non in meglio”.

“Le idee di quei manifestanti sono valide ancora oggi, soprattutto oggi, mentre i disastri prodotti dalle stesse strutture e logiche economiche e politiche contestate allora hanno reso insostenibile il rapporto con il nostro habitat planetario portando le nostre vite e la nostra specie a un punto di non ritorno -scrivono Lorenzo Guadagnucci e Antonio Moresco-. E allora c’è bisogno, fin che si è in tempo, di trasformare questa tragedia in una chance, di ripensare e di reinventare tutto. Con questo nostro nuovo cammino vogliamo dire che -erano questi lo slogan e la speranza di allora- un altro mondo è possibile. Che un altro mondo, mai come adesso, è necessario e urgente”.

L’arrivo nel capoluogo ligure è previsto in tempo per prendere parte alle iniziative organizzate da varie associazioni per il ventennale del G8 di Genova. Il 19 luglio, Repubblica Nomade organizzerà un cammino urbano aperto a tutti nella città di Genova, da Bolzaneto alla scuola Diaz, toccando i luoghi simbolo delle giornate del luglio 2001, con letture e riflessioni.

È possibile seguire le diverse tappe del cammino sulla pagina Facebook di Repubblica Nomade.

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