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Sarà un’estate calda. Ci aspettano dei mesi incerti e non solo sotto il profilo climatico. Lo scenario internazionale non sembra migliorare, al contrario. Alla questione ucraina, che tarda a risolversi, e a quella israelo-palestinese, che dopo la breve tregua è ripiombata nell’inferno, si aggiunge la recentissima crisi Israele-Iran, la cui evoluzione è al momento imprevedibile. Gli impatti sul settore energetico sono visibili e potranno essere ancora più marcati.

Il mercato elettrico ha avuto una leggera flessione nei mesi di aprile e maggio, per poi mostrare una ripresa nella prima metà di giugno. Potremmo di nuovo avere un luglio/agosto con un prezzo dell’energia superiore ai 100/110 euro per Megawattora come è avvenuto lo scorso anno. Capiamo insieme che cosa possiamo fare per difenderci e per cogliere il “caldo” estivo come occasione per cambiare, in meglio.

Il primo e più semplice esempio di tipo economico, riservato però solo alle famiglie con un reddito cumulato inferiore ai 25mila euro, è richiedere il nuovo bonus di duecento euro voluto dal governo con il “Decreto bollette” dello scorso febbraio. È la tipica misura una tantum che però può alleggerire la spesa per l’elettricità a chi fa più fatica. Ma la vera difesa viene dalla riduzione dei consumi, che si può adottare senza compromettere il comfort di casa.

ll condizionatore, che rappresenta spesso il sistema più energivoro nei mesi estivi, può essere tenuto sui 25-26 gradi, comunque non oltre 6/8 gradi in meno rispetto alla temperatura esterna. Bisogna poi optare per tecniche passive di raffrescamento con l’apertura delle finestre durante le ore notturne e nelle prime ore del mattino creando correnti d’aria naturali che rinfrescano la casa. Durante il giorno, invece, è preferibile mantenere le finestre esposte al sole chiuse e schermate con tende riflettenti o pellicole per vetri. Una strategia efficace consiste nel creare zone fresche in casa concentrando il raffrescamento in una o due stanze principali piuttosto che in tutta l’abitazione.

È di 200 euro il valore del nuovo bonus in bolletta per le famiglie con Isee fino a 25mila euro voluto dal “Decreto bollette” del governo di febbraio 2025

Importante è anche ridurre il calore interno, evitando l’uso del forno nelle ore centrali del giorno, cucinare piatti freddi piuttosto che caldi, sfruttare l’illuminazione naturale e spegnere le luci non necessarie. La riduzione dell’uso dell’acqua calda in doccia ha grandi benefici, non solo per i consumi, ma dicono anche per il corpo (su di me sembra funzionare).

L’estate calda è anche l’occasione per valutare l’installazione di un impianto fotovoltaico sul tetto di casa, che garantisce la copertura dei propri consumi diurni, in particolare se è presente un sistema di condizionamento o una pompa di calore per il raffrescamento. Gli impianti dovrebbero essere realizzati al più presto per sfruttare la detrazione fiscale del 50% in dieci anni, garantita fino a fine anno, e gli attuali prezzi bassi della tecnologia.

Infine potete sempre e comunque decidere di scegliere un fornitore di energia rinnovabile tra quelli che credono e investono veramente nello sviluppo di nuova produzione decentrata, di soluzioni efficienti e flessibili e promuovono la condivisione energetica. Nel fare questo continuate a diffidare dagli operatori che prendono le multe per comportamenti illeciti, che guarda caso sono sempre i soliti noti (Enel Energia ha recentemente concordato con l’Autorità garante della concorrenza e del mercato misure di tipo compensativo per più di cinque milioni di euro a oltre 40mila clienti come ristoro di pratiche commerciali scorrette). La scelta di una fornitura rinnovabile non è solo un gesto ecologico ma anche un atto di responsabilità civile, sociale e geopolitica.

Giacomo Prennushi è un attento osservatore del mercato dell’energia, con una lunga esperienza nello sviluppo di nuove iniziative e nel marketing, maturata in alcune importanti realtà del mercato italiano, e una passione particolare per le energie rinnovabili e il digitale

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