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STRANE CARICHE ALLO …

STRANE CARICHE ALLO STADIO L’altra sera alla Domenica sportiva, o forse a un tg, durante il servizio sulla partita Roma-Sampdoria, il telecronista, fra un gol e l’altro, ha accennato agli scontri avvenuti nella parte di stadio occupata dai tifosi genovesi….

STRANE CARICHE ALLO STADIO

L’altra sera alla Domenica sportiva, o forse a un tg, durante il servizio sulla partita Roma-Sampdoria, il telecronista, fra un gol e l’altro, ha accennato agli scontri avvenuti nella parte di stadio occupata dai tifosi genovesi. Il servizio ha mostrato un nugolo di poliziotti in curva alla prese coi tifosi: una carica che lo stesso telecronista ha definito come qualcosa di poco comprensibile. Chi era allo stadio, in sostanza, non ha capito perché la polizia abbia deciso quella carica. Il caso è finito anche in parlamento, per u’interrogazione dell’onorevole Graziano Mazzarello (Ds): “A giudizio di ossrevatori esterni – ha scritto il deputato – gli spettatori in questione, che tradizionalmente mantengono un atteggiamento corretto, non sembra abbiano assunto atteggiamenti tali da richiedere interventi così”.

L’interrogazione ha suscitato la reazione di un sindacato di polizia, il Consap (che annovera fra i suoi dirigenti quel Vincenzo Canterini visto in azione alla scuola Diaz durante il G8 di Genova nel 2001), che ha parlato di “reazione inevitabile, controllata e professionale delle forze dell’ordine”, dimenticandosi però di specificare quale sia stata l’origine della “reazione inevitabile”. Il Consap in compenso aggiunge che l’operazion si è conclusa con tre agenti feriti e un tifoso arrestato e condannato per direttissima a sei mesi.

Questa condanna può forse bastare a giustificare un episodio del genere? O forse avremmo diritto – in parlamento ma anche nell’informazione di tutti i giorni – a sapere perché le forze dell’ordine compiono certe azioni? Che avranno mai fatto quei tifosi genovesi, rinchiusi nel loro spicchio di curva? Che provocazione potranno avere mai attuato? E se anche avessero provocato – evidentemente in modo verbale, visto l’isolamento fisico cui sono costretti i tifosi in trasferta – ha senso scatenare una carica, parsa poco motivata agli stessi cronisti sportivi?

Non dimentichiamoci che le curve degli stadi e gli scontri con gli ultrà (gli scontri FRA ultrà non si vedono da anni e anni) sono la palestra ideale per quella parte delle forze dell’ordine che crede nella repressione e non nella prevenzione, che teorizza e pratica il pugno di ferro, prima negli stadi poi nella società.

L.G.

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