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Storie senza etichetta

“Vino critico” è un viaggio tra i vignaiuoli che producono rispettando natura e biodiversità, curato dall’Officina Enoica —

Tratto da Altreconomia 147 — Marzo 2013

Questo libro è dedicato semplicemente “A Gino”, cioè a Luigi Veronelli. È grazie a lui se anche gli astemi sanno che il vino è cultura. Tra le pagine di “Vino critico” diventa anche artigianato, relazione, politica. Se ne fa garante -con la qualità delle cantine selezionate- Officina Enoica, l’associazione senza fini di lucro che ha curato le schede della guida. Il suo scopo è sostenere i vignaiuoli i cui prodotti siano frutto di una viticoltura e di uno stile di vita improntati al rispetto della natura e della biodiversità e che rappresentino un’espressione vera della terra e del lavoro che li genera.
La prima guida italiana al “vino critico” privilegia i produttori di piccole e piccolissime dimensioni, quelli che in vigna e cantina usano un metodo naturale, biologico e biodinamico (certificato o no), chi ama metterci le mani in prima persona e che attraverso il suo lavoro -non ideologicamente- mette in discussione l’agricoltura industriale e il sistema di distribuzione, preferendo il contatto diretto e la relazione con chi vuole provare il suo vino. A volte sono veri e propri “enodissidenti”, vignaiuoli resistenti che si ostinano a rispettare la terra, riscoprendo i vitigni autoctoni e il significato sociale del vino. A volte incontriamo contadini che -pure senza il placet degli enogastronomi, proclami di “purezza” o di eccellenza- chiedono alla terra vini che sono semplicemente buoni, popolari e comunque, in qualche misura, unici.
Un viaggio in Italia, un vero Grand Tour tra 200 vignaiuoli, centinaia di bottiglie, storie che non ci stanno nell’etichetta.

Tutte le informazioni per incontrare i produttori, assaggiare i vini e acquistarli, decine di eventi, da Vinissage (a maggio ad Asti) a La Terra trema in autunno al Leoncavallo (Milano).
Scrive lo stesso Veronelli nel breve testo scelto per introdurre la guida: “L’alimentazione è stata ed è, di gran lunga, l’arma utilizzata per la schiavitù dei molti a vantaggio di pochi pochissimi, sempre più ricchi, infami e monopolizzatori…”.
E auspica il ritorno a una “tavola proletaria, resa migliore dalla presa di coscienza del diritto individuale di mangiare e bere meglio, e quindi anche più sano”. Su questa tavola non pot mairà mancare una bottiglia dei produttori di “Vino critico”.
 
“Vino critico. Guida al vino di relazione, artigianale e naturale”, a cura di Officina Enoica, con testi di Luigi Veronelli e Marco Arturi – 160 pagine, 10 euro (Altreconomia edizioni).
Dal 15 marzo in libreria, nelle botteghe del commercio equo e solidale e sul sito di Altreconomia.—
 

Comunicazione XS
Non vogliamo affatto morire da piccoli, come dice la canzone. E neppure in silenzio. In comunicazione del resto le dimensioni non contano: ogni associazione non profit, cooperativa e impresa dell’economia solidale ha cose importanti da dire. E vuole dirle bene, anche se non ha molti soldi. Questo libro spiega ai “piccoli” come comunicare in modo chiaro, onesto ed efficace, anche con budget limitati. Attenzione: se volete avviare un business vincente o conquistare il mass market, questo manuale non fa per voi! “Smarketing” è per chi vuole incontrare i propri clienti e le persone interessate con una comunicazione sincera, reciproca e rispettosa, evitando di smarrirsi nel mainstream o confondersi con il rumore di fondo. Le regole di base dal nome al logo, dal sito al volantino, dalle inserzioni ai banchetti, per diventare dilettanti competenti. Un libro per chi crede in una comunicazione eco-compatibile e a filiera corta: non grandiosa ma speciale, non prepotente ma costante.
“Smarketing. Comunicazione per piccole realtà che hanno da dire grandi cose” di Marco Geronimi Stoll – 160 pagine, 12 euro (Altreconomia edizioni).
Disponibile da metà marzo.

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