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Ambiente / Attualità

Storia e visioni del nuovo impianto eolico collettivo di “ènostra”

Finanziato dai soci della cooperativa energetica, l’impianto è in costruzione vicino Gubbio in Umbria e coprirà il fabbisogno di elettricità di 900 famiglie. Dotato di una sola turbina, ha ricevuto il parere positivo della Regione e delle associazioni ambientaliste del territorio. Un esempio concreto di transizione dal basso

Foto d'archivio © Andrea Junqueira - Unsplash

È iniziata la costruzione del nuovo impianto eolico collettivo della cooperativa energetica ènostra. Finanziato dai soci (la quota dei “sovventori” dei 6.718 membri), sarà costruito nei pressi di Gubbio in Umbria e coprirà il fabbisogno di elettricità di 900 famiglie. Con una potenza di 900 kW, l’impianto è “il più grande risultato del fondo per la nuova capacità rinnovabile di ènostra, istituito due anni fa per finanziare nuovi progetti di produzione di energia pulita da consumo collettivo”, racconta Gianluca Ruggieri, vicepresidente della cooperativa energetica che dal 2014 fornisce energia 100% rinnovabile attraverso un modello di partecipazione e condivisione.

Gli 890mila euro del fondo hanno permesso l’avvio del cantiere a settembre. L’impianto, dotato di una singola turbina, sarà localizzato a Cerrone, a 11 chilometri da Gubbio, in una zona non visibile dalla piana e lontana da centri abitati. La valutazione di sostenibilità da parte della Regione Umbria e del Comune di Gubbio ha verificato gli impatti ambientali e acustici sul territorio, giudicando positivamente il progetto. I precedenti proprietari del terreno, nonché unici abitanti nelle vicinanze, sono stati coinvolti nel lavoro di sorveglianza e ispezione dell’area diventando anche soci della cooperativa.

Il completamento dei pali di fondazione dell’impianto eolico

La scelta di Gubbio nasce dal nuovo rapporto di ènostra con Sunenergise, società di Perugia che ha l’incarico di gestire e realizzare i lavori fino alla messa in esercizio. Per questo grande impianto di energia rinnovabile collettiva, ènostra ha infatti voluto velocizzare il processo, adottando un progetto già in corso di un’azienda che condividesse i principi della cooperativa ma che fosse priva dei capitali necessari. Sunenergise aveva infatti già ottenuto autorizzazioni e incentivi e condotto la campagna anemometrica, ovvero la misurazione della forza del vento (per ben 741 giorni). ènostra è quindi subentrata finanziando il progetto e partecipando alla fase di verifica e alla realizzazione della viabilità ora completata. La posa dell’aerogeneratore è programmata per il mese di gennaio 2021 con il termine dei lavori previsto in primavera.

La presidente della cooperativa Sara Capuzzo ha parlato di un “esempio concreto di transizione dal basso” in quanto finanziato dai soci. L’obiettivo di ènostra è raggiungere la quota 2,5 milioni di euro che consentirebbe di completare anche gli altri due impianti di energia rinnovabile collettiva attualmente in fase di realizzazione. Il primo è un impianto da 840kWp fotovoltaici a Brindisi, sul tetto di un’azienda metalmeccanica che fornirà ai soci di ènostra l’energia in eccesso. Il secondo è un impianto di energia eolica a Crispiano, in provincia di Taranto che, con una produzione attesa di 1.200 MWh, ha già raccolto il parere favorevole da parte delle associazioni ambientaliste del territorio.

“Se oggi ènostra pesa solo lo 0,03% sul mercato dell’energia italiano, la cooperativa energetica rappresenta un’alternativa di cui si terrà sempre più conto”, dice Ruggieri ricordando uno studio del 2016 condotto per conto di Greenpeace, secondo il quale entro il 2050 metà della popolazione europea potrebbe produrre energia elettrica, singolarmente o associata in cooperative. L’energia da fonti rinnovabili ha un ruolo fondamentale nella transizione ma, conclude il vicepresidente di ènostra, “altrettanto importante sarà la riduzione del consumo energetico in generale, in particolare attraverso efficientamento e riduzione degli sprechi nell’edilizia”, altro fondamentale fronte di azione della cooperativa.

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