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Ambiente

Stop al porto turistico di Baia Vallugola

La Conferenza dei servizi, a metà novembre, ha bocciato il progetto di "riqulificazione" del porto tra Pesaro e Gabicce, che metteva a rischio la falesia all’interno di un Parco regionale. Ae aveva raccontato la storia a giugno 2011

"Caro Luca, con piacere immenso ti annuncio che oggi LA CONFERENZA DEI SERVIZI HA BOCCIATO IL PROGETTO DEL PORTO DI VALLUGOLA. In effetti ci sono stati due pareri positivi da parte di uffici regionali e un parere non conferito dall’ufficio regionale sulla valutazione d’impatto ambientale che ha espresso, come motivazione, l’impossibilità di valutazione perché si tratta di un progetto preliminare e loro possono esprimere un parere solo sul definitivo. Tutti gli altri enti (Provincia, Sovrintendenza, Autorità di Bacino, Parco, ecc. ecc.) hanno dato parere negativo. Ora il boccino è nelle mani del Comune di Gabicce che dovrà finalmente decidere che pareri ritenere preminenti, visto che non esiste più la clausola del parere vincolante della Sovrintendenza…”.
La Vallugola è una piccola baia a cavallo tra Emilia-Romagna e Marche, tra i Comuni di Gabicce e Pesaro. L’e-mail di Graziella, del comitato Vallugola Terranostra, è datata 17 novembre 2011. 
La sera prima la Conferenza dei servizi aveva fermato il progetto di “riqualificazione” del porto turistico che (lo abbiamo descritto sul numero di giugno di Ae, nell’articolo “Vallugola minacciata”) “prevede di triplicare gli spazi acquei occupati dal porto (che passano da 16.500 a oltre 46mila metri quadri), una lunghezza complessiva dell’opera lungo la falesia di 530 metri (contro gli attuali 325), una larghezza di 180 metri, una mantellata alta 3,5 metri che non permetterà più di vedere il mare, un’edificazione pari a tre volte l’attuale (da 320 a 1200 metri quadrati) con  ristoranti, uffici, market, spogliatoi, centro benessere. E, ancora, un parcheggio interrato. Il nuovo porto (con 189 posti barca) potrà ormeggiare natanti lunghi anche 25 e 30 metri”, un investimento da 40 milioni di euro.
La Conferenza dei servizi era stata convocata all’inizio di novembre. “Non siamo stati convocati -mi ha spiegato Graziella- e nemmeno le associazioni ambientaliste. Il Wwf di Pesaro ha fatto richiesta e non è stata accolta”. La rappresentante del Comitato ha aggiunto: “Abbiamo sottoscritto una lettera da inviare agli enti della Conferenza dei servizi, firmata dal Comitato e dalle associazioni ambientaliste del territorio” (è in allegato). Tra gli altri nodi emersi, Vallugola Terranostra, Legambiete Pesaro, Wwf Marche, Italia Nostra e Lupus in Fabula sottolineano che “il progetto non è conforme al Piano del Parco, per quanto riguarda il dimensionamento dei manufatti a terra, risultando la superficie di progetto di questi ultimi pari a mq. 1200, contro gli esistenti mq. 320; anche la proposta di una loro riduzione a mq. 700 (misura del tutto arbitraria) non cambia sostanzialmente la questione. Il piano consente solo minimi aumenti strettamente necessari a razionalizzare i servizi esistenti e vieta l’introduzione di nuovi servizi”.
A Gabicce si festeggia ma, come ricorda Graziella, “è meglio è non mollare e continuare a monitorare e farsi sentire”.

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