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Servizio civile, spiragli di luce

Il ministro Riccardi annuncia di aver reperito 50 milioni di euro, che serviranno a finanziare i "bandi" per gli anni 2013 e 2014. Grazie a queste risorse, oltre 35mila giovani italiani potranno prestare servizio volontario presso associazioni ed enti, e ricevere un rimborso spese mensile

Il ministro per la Cooperazione e l’integrazione Andrea Riccardi parla di “sforzo finanziario notevole” quando fa riferimento al recupero di 50 milioni di euro per finanziare il servizio civile nazionale. Lo stanziamento -20 milioni di euro da “scovare” all’interno del bilancio del dicastero stesso, altri 30 reperiti da una quota del Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso- permetterà la stabilizzazione del Servizio civile per altri due anni.
In questo modo potranno partire 18.810 volontari nel 2013 e altrettanti nel 2014, di cui 450 all’estero. Resta un dubbio rispetto all’entrata in servizio dei volontari: le associazioni assicurano che difficilmente sarà possibile che la prima “mandata” del 2013 entri in servizio prima dell’estate del prossimo anno, anche se in questo momento le richieste che giungono alle associazioni sono in vertiginoso aumento, viste le ridotte opportunità che il mercato del lavoro offre per i giovani italiani.
Quella che registriamo è comunque una vittoria del ministro Riccardi, che in questi mesi si è impegnato nel cercare di scongiurare la conclusione dell’esperienza del servizio civile che negli ultimi anni ha dato a più di 284.000 giovani la possibilità di svolgere per un anno un servizio utile e garantito loro un rimborso di 433 euro mensili.
“Il fatto che in un momento difficile come questo si sia scelto di investire nel servizio civile ha un grandissimo valore. È infatti una scelta che permette al movimento di riprendere a vivere e pensare positivo -ha commentato Licio Palazzini, presidente della Consulta nazionale per il servizio civile e di Arciserviziocivile (Asc)-. Ma, secondo le associazioni, servono almeno 120 milioni di euro all’anno per stabilizzarlo. L’Arciserviziocivile ha presentato nei giorni scorsi l’ottavo rapporto annuale sul servizio civile”. Un settore che “il suo tributo alla crisi del 2008 -si legge nel rapporto- lo ha già abbondantemente pagato con la caduta del finanziamento statale da 299 nel 2008 a 68 milioni nel 2012, con la privazione per i giovani italiani di poter partecipare al Scn. Infatti non solo i posti messi a bando sono caduti da 45mila a 18mila, ma nel 2012 non ci sarà nessun posto messo a bando. Gli avvii di quest’anno si riferiscono ai giovani selezionati nel 2011 che quindi pagano un piccolo costo anche loro con un’attesa per l’avvio dell’esperienza che in alcuni casi durerà 11 mesi”.

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