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REPUBBLICA, IL RAZZISMO, LA "SICUREZZA" E LA NUOVA CAMPAGNA L’edizione di Repubblica di lunedì 7 maggio è oiuttosto scioccante. In prima pagina pubblica l’intervento di un lettore sotto il titolo "Aiuto, sono di sinistra ma sto diventando razzista". L’articolo è…

REPUBBLICA, IL RAZZISMO, LA "SICUREZZA" E LA NUOVA CAMPAGNA

L’edizione di Repubblica di lunedì 7 maggio è oiuttosto scioccante. In prima pagina pubblica l’intervento di un lettore sotto il titolo "Aiuto, sono di sinistra ma sto diventando razzista". L’articolo è piuttosto allarmante perché sciorina una serie di episodi (una slava che insulta un’anziana in autobus, una "ragazza di colore" che fa altrettanto, due "zingarelle" che rubano) e di considerazioni ("se io stuprassi una giovane araba a Casablanca o alla Mecca, che mi succederebbe") che vengono presentate come normali consideraizoni da "uomo della strada", ma che hanno – appunto – un evidente contenuto razzistico, non foss’altro per il fatto di sottendere una certa propensione "etnica" di slavi e neri a insultare, zingari arubare, i marocchini o gli arabi a stuprare…

Questa lettera serve naturalmente a esporre le posizioni di Repubblica,  e cioè la sicurezza non va lasciata alla destra, la legalità è un valore di sinistra eccetera eccetera. La questione, in realtà è mnolto semplice: Repubblica indica al centrosinistra un nuovo terreno d’azione, con una campagna a tutto campo sulla sicurezza, contro l’immigrazione, insomma i temi della destra. L’intervento del lettore, in definitiva, serve a sdoganare certi argomenti e certi presunti dubbi sulle caratteristiche degli immigrati (slavi e neri che insulatno, zingarelle che rubano eccetera).

L’operazione politico-culturale si completa con una trattazione del successo elettorale di Sarkozy, sullo stesso numero di giornale, assolutamente simpatizzate col capo delle destra francese, definito in patria il "primo poliziotto di Francia". E’ l’uomo che di fronte all’esplosione delle banlieues ha definito feccia chi abita in quei luoghi e osa manifestare il suo disagio (magari in modo non adatto ai salotti buoni dle centro città). Ma il cuore di tutto è l’intervista al ministro degli Interni Giuliano Amato, che fa un altro esplicito peana a Sarkozy e al suo uso del tema della sicurezza e dell’immigrazione a fini elettorale. La perla dell’intervista è questa: "Sarkozy ha affermato l’esigenza di una grande difesa dalla criminalità e dalle invasioni straniere, ma senza escludere affatto l’opportunità delle regolarizzazioni caso per caso". Romano Prodi, il giorno dopo, ha spiegato: "Non possiamo continuare ad avere immigrazione di residuo. Dobbiamo scegliere gli immigrati di cui abbiamo bisogno". Il premier vuole solo lavoratori qualificati. 

Dall’insieme di questi articoli dobbiamo probabilmente dedurre che non sono ammessi operai, braccianti e simili, e probabilmente neanche gli slavi e i neri (insultano), gli zingari (rubano), i marocchini e i sauditi (stuprano), insomma niente residui umani, solo lavoratori che ci servono. E’ partita la campagna elettorale e se queste sono le premesse, si salvi chi può. 

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