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Regali sotto un albero di feltro

Un viaggio tra le nuove proposte delle centrali d’importazione e delle botteghe italiane. E da quest’anno il “RegaloGiusto” è anche per le aziende Non perde gli aghi e non viene dal Polo Nord: il simbolo del Natale equo e solidale…

Tratto da Altreconomia 111 — Dicembre 2009

Un viaggio tra le nuove proposte delle centrali d’importazione e delle botteghe italiane. E da quest’anno il “RegaloGiusto” è anche per le aziende

Non perde gli aghi e non viene dal Polo Nord: il simbolo del Natale equo e solidale 2009 è un pino di feltro colorato, prodotto in Nepal dagli artigiani di Acp (Association for craft producers) una tra le maggiori organizzazioni di fair trade nepalesi, con oltre 1.200 lavoratori. Il pino di Acp distribuito da Altromercato (costa 10 o 15 euro, secondo la grandezza) è solo una delle tante proposte natalizie del commercio equo italiano. Oltre agli addobbi natalizi in feltro e ceramica, Altromercato propone una nuova gamma di presepi. Arrivano da Perù, Indonesia e Vietnam, e sono realizzati in terracotta, lana e carta riciclata. come quello prodotto da Mai handicraft, associazione vietnamita che coinvolge 500 artigiani, composto da 6 statuine (costa 23 euro). Per i più piccoli, Altromercato importa i prodotti dell’associazione Manushi (in nepalese “Donna piena di energia”), che raggruppa 400 donne e realizza articoli in feltro. Sono invece tessuti a mano nei telai e tinti con colori atossici i giochi di stoffa dell’organizzazione Selyn, che dà lavoro a 400 artigiane dello Sri Lanka: animaletti in cotone (14 euro il set da 6 pezzi in sacchetto di cotone), bambole (a partire da 16,50 euro) e molto altro.
Colorati addobbi natalizi anche per Commercio Alternativo: quelli del progetto di artigianato tessile in Sri Lanka Manila design, che coinvolge oltre 500 lavoratori. I più golosi si divertiranno a collezionare le sorprese degli ovetti di cioccolato Ponchito, che per Natale raddoppiano: i “Ponchito bis” (3,30 euro) contengono una statuina andina per il presepe, dipinta a mano dagli artigiani di Minka fairtrade e confezionata a Ferrara dalla cooperativa Centro Perez, che si occupa del reinserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. Un regalo originale è il calendario 2010 di AltraQualità, realizzato dall’organizzazione bengalese Prokritee. In cotone naturale, il calendario -in vendita a 6,50 euro- è in un astuccio in stoffa colorata ricavata dagli scarti della lavorazione dei vestiti, prodotto dall’indiana Grrc in un laboratorio che impiega circa 40 persone.
Per la cosmesi, Altromercato rinnova la linea Natyr bio con oli essenziali puri -eucalipto, menta e zenzero- e le miscele di oli “sinergia” (9 euro la bottiglietta da 15 ml). È nuovo anche il “kit nutrimento bio viso e corpo”: una crema mani, un balsamo corpo e piedi e un burro viso e corpo in una pochette in fibra naturale costano 16,50 euro. Per i più piccoli c’è il colorato cofanetto “bagnobimbi nella giungla”, che contiene due bagnoshampoo alla frutta (9,80 euro). Di Natyr è anche la nuova linea uomo “Legni e spezie”: comprende crema da barba e dopobarba (7,50 euro), deodorante al tè bianco (8,50 euro) e shampoo alle noci del sapone (7,50 euro). Tutte le confezioni Natyr sono ecologiche: vetro riciclabile e cartoncino 100% riciclato, tubi in Pe 40% riciclato, flaconi in Pet 100% riciclato e confezioni in Pla, l’acido polilattico compostabile. Sempre in tema di cosmesi bio, dall’incontro tra 4 organizzazioni di commercio equo italiane -Mondo Solidale, Libero Mondo, Equo Mercato e Fair- e i produttori brasiliani della cooperativa Coppalj, che raccolgono e lavorano le noci di cocco babaçu, nasce la nuova linea “Lympha benessere”: bagnodoccia speziati (da 7,60 euro), shampoo (7,50 euro) e saponi per le mani (da 4,50 euro) equosolidali, biologici e certificati Lav-Icea, confezionati in flaconi di Pet e cartoncino riciclati.
Per l’abbigliamento AltraQualità propone la nuova collezione di “Trame di storie”, creata da Assisi Garments (India). Un originale assortimento di abiti, gonne e maglie in cotone bio certificato da Icea per prezzi che vanno dai 27 euro in su. Sempre per AltraQualità, la cooperativa Nooson Zangilaa -che raggruppa 250 artigiani della Mongolia- produce sciarpe (da 21,60 euro), cappelli (30,80 euro) e babbucce (44 euro il paio) in feltro lavorato a mano. Con AltraQualità nelle botteghe anche le borse Cyclus, dalla Colombia: sono realizzate con le camere d’aria e i copertoni dei camion e delle auto recuperati nei dintorni di Bogotà. Cyclus ha avviato un progetto per l’acquisto di filato colorato da abbinare alla gomma con una comunità di donne, cui corrisponde il 40% del ricavato dalla vendita delle borse. I costi degli articoli variano per dimensione e lavorazione: dai 24,30 euro per il portafogli in camera d’aria, ai 139 euro per la borsa “Fuego”.
Altre idee natalizie vengono dai progetti di importazione diretta delle botteghe o dalla collaborazione con realtà locali attive nel sociale, e si possono trovare nelle botteghe o nei mercatini organizzati in tutta Italia: dalla prima edizione di “Alternatale” a Vicenza, all’esperienza consolidata del Banco di Garabombo a Milano (la lista completa è su www.altreconomia.it). Chico Mendes presenta la nuova linea di borse in cotone, per fare la spesa e non solo: 4 modelli (2 colorati, a 6,80 euro, e 2 in tinta naturale, a 4,50) sono prodotti e serigrafati in Bangladesh da Aarong Brac, organizzazione che occupa 31mila lavoratori (di cui 26mila donne); altri 2 modelli vengono dal Madagascar, e sono serigrafati dalla cooperativa Avalon -che a Parma si occupa dell’inserimento lavorativo- e costano 7,50 euro l’una. L’impegno a ridurre l’uso di shopper di plastica accomuna la cooperativa “Equociquà!” di Roma e la bottega “Il sandalo” di Saronno (Va), che per Natale confezionano i regali in un “sacco equo” di cotone bio o in una borsa di juta.
La cooperativa sociale “Tenda dei popoli” di Roma lido, invece, sostiene il progetto “The mesh”, in Ghana, e per le confezioni natalizie usa borse e nastri decorativi in cotone prodotti dai sarti del progetto.
A proposito di riuso e riciclo, a Venezia c’è il progetto “Malefatte”, della cooperativa Rio Terà dei Pensieri. Nelle botteghe ci sono prodotti creati riutilizzando striscioni pubblicitari che affollano i ponti della città: per 20-25 euro si acquista un pezzo unico.
Passando all’artigianato, la cooperativa romana “Pangea-Niente troppo” -in collaborazione con la onlus Amka- attraverso il progetto “La Ruashi” in Repubblica democratica del Congo importa ciondoli e bracciali in malachite, una pietra recuperata dalle miniere di rame e lavorata da oltre 190 artigiani (prezzi da 9 a 15 euro).
Chi pensa di regalare un libro, invece, nella bottega di Pace e Sviluppo a Treviso può trovare un’ampia scelta di titoli dedicati ai “nuovi stili di vita”, oltre a romanzi, favole e cucine dai cinque continenti. Nella biblioteca di Montebelluna (Tv) si può anche spulciare tra gli oltre 2.500 titoli raccolti nella “BibliotEqua” curata da Pace e Sviluppo. Chi poi ha un libro da barattare, può portarlo nella bottega di Treviso e lasciarlo sullo scaffale di “Liberi libri”: in cambio se ne può prendere un altro, da leggere e -perché no- da regalare.
Il Natale è anche l’occasione per sostenere la ricostruzione della bottega del mondo “Il Sicomoro” a l’Aquila, colpita dal terremoto del 6 aprile 2009. A questo proposito, nelle botteghe di Chico Mendes sono in vendita i biglietti della sottoscrizione natalizia per il Sicomoro. Un biglietto costa 2,50 euro, di cui uno destinato all’acquisto della struttura in legno all’interno della quale nascerà il nuovo Sicomoro. L’estrazione dei premi è fissata per sabato 23 gennaio 2010: il Natale sarà ormai passato, ma nelle botteghe resta un mondo di storie da scoprire.

La novità è il "regalogiusto"
Anche le aziende possono fare il regalo equo-solidale. È questa la filosofia del progetto “RegaloGiusto”: promosso da 3 cooperative socie di Ctm -Mondo Nuovo di Torino (mondo-nuovo.it), Passaparola di Cuneo (sanpaolo-coop.it) e La Bottega Solidale di Genova (bottegasolidale.it)- insieme alle milanesi Chico Mendes (www.chicomendes.it) e Nazca (www.nazcacoop.it), è un servizio di regalistica aziendale che pone al centro la dignità dei lavoratori e l’attenzione per l’ambiente. Le 5 cooperative realizzano confezioni regalo personalizzate per le aziende, scegliendo da un ampio assortimento di prodotti alimentari, artigianato e cosmetica naturale del commercio equo e solidale e biologici. Per la confezione, l’offerta prevede diverse soluzioni: dalle ceste natalizie in fibra naturale a scatole serigrafate e borse in carta, cotone o juta. I preventivi sono gratuiti e -su richiesta- c’è la consegna a domicilio.
Tutte le informazioni sul sito www.regalogiusto.it

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