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Diritti / Opinioni

Quella volta con Alex Langer all’Università Bir Zeit di Ramallah

Alex Langer © Unione europea - Wikimedia Commons

Nel settembre 1993 Tonino Perna viaggia insieme ad Alex Langer per raggiungere l’Università di Bir Zeit, a Ramallah, in occasione di un dibattito sul futuro politico del popolo palestinese. Lo scrittore, pacifista e attivista nato a Vipiteno portò la storia della sua terra e la difficile convivenza tra italiani e tedeschi. Una lezione da ricordare, a ridosso del 30esimo del suo suicidio, e che oggi è più che mai attuale

Il 3 luglio ricorre il 30esimo anniversario dalla scomparsa di Alex Langer ma il suo pensiero rimane sempre vivo e più che mai attuale. Mentre i venti di guerra sempre più devastanti ci sovrastano vorrei ricordare il suo intervento all’Università Bir Zeit all’estrema periferia di Ramallah, in Cisgiordania.  

Nel settembre del 1993 ho avuto la fortuna di viaggiare con Alex in Palestina. Eravamo entrambi invitati, insieme a tanti altri, dall’Università Bir Zeit per un convegno sul futuro politico del popolo palestinese. Il dibattito si svolse all’interno di una grande sala con centinaia di persone in un clima di grande tensione: da poco si era conclusa infatti la prima Intifada, scoppiata nel 1987 e conclusasi con gli accordi di Oslo del 13 settembre 1993. Era un momento eccezionale, in cui si vedeva finalmente una prospettiva di vita dignitosa, di libertà per il popolo palestinese.  

Applauditissimo l’intervento di Edward Said, il grande intellettuale palestinese celebre, fra l’altro, per il suo saggio “Orientalism” (1978), ovvero il modo in cui l’Occidente ha costruito uno scenario, una visione dell’Oriente per meglio ridimensionarla e controllarla, un insieme di categorie, definizioni, concetti falsi e stereotipati. Tra le rappresentazioni dell’Oriente più diffuse troviamo quella che vede questi popoli come irrazionali, selvaggi, violenti e profondamente corrotti.  

Seguirono altri brevi interventi e poi prese la parola Alex che con grande coraggio indicò una strada poco apprezzata fino a quel momento. Partendo dalla sua esperienza politica nel Sud Tirolo raccontò come negli anni Cinquanta e Sessanta ci fu un movimento armato di sudtirolesi che volevano l’indipendenza dall’Italia, essendo tra l’altro la maggioranza degli abitanti. Ci furono attentati terroristici, bombe, una diffusa violenza che andava nella direzione di una vera e propria guerra finché non venne avanti una trattativa intelligente che portò il Sud Tirolo a restare in Italia godendo di una forte autonomia locale e di un consistente sostegno economico da parte dello Stato italiano. In breve, Alex Langer disse: vi propongo due popoli uno Stato, due popoli con uguali diritti che possono convivere in uno stesso Stato. Aggiunse: venite in Italia e potete constatare come a distanza di quasi trent’anni da quel conflitto i due popoli, italiano e tedesco, siano riusciti a convivere in pace, magari ignorandosi, ma in pace. 

Se Alex fosse vissuto fino ad oggi, avrebbe avuto 79 anni, sicuramente si sarebbe battuto per questa soluzione in Ucraina, dove una vera autonomia delle province filorusse avrebbe impedito il conflitto. E naturalmente in Palestina dove è fallita la prospettiva di “due popoli, due Stati” perché è prevalsa la strategia sionista che rivendica tutta la Palestina e oltre. 

E d’altra parte, se allora, dopo gli accordi di Oslo, si poteva ancora sperare nella convivenza di due popoli in uno Stato, oggi non è più possibile per la montagna d’odio e di vendetta che è stata prodotta. Rimane il rimpianto per non avere più Alex con noi. Ma non lasciamo che questo sogno di pace e libertà venga riposto nel soffitto malgrado i tempi terribili che viviamo. 

Tonino Perna, già vice-sindaco di Reggio Calabria, è stato professore ordinario di Sociologia economica all’Università di Messina, presidente del Parco nazionale dell’Aspromonte, della Ong Cric, del Comitato etico di Banca Etica. Ha scritto una trentina di saggi tra cui “Fair trade” (Bollati Boringhieri, 1998) ed “Eventi estremi” (Altreconomia, 2011). Il suo ultimo libro è “Viaggio in Italia” (Altreconomia, 2024). È tra i fondatori di Altreconomia.

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