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Una rete di sicurezza

Ottobre 2014

Altreconomia dedica la copertina del numero di ottobre 2014 alla violenza sulle donne, e alla “rete di sicurezza” nata intorno all’associazione “Tiziana Vive”, che a Landriano -nel pavese- gestisce  uno “sportello” che fornisce assistenza psicologica e favorisce la prevenzione.
Dell’associazione fa parte anche Ae, che pubblica il libro “La guerra a casa”, una testimonianza di Damiano Rizzi, un operatore umanitario che ha vissuto in prima persona tante guerre nei Paesi del Sud del mondo, ma anche il fratello di Tiziana.

Sono quattro i reportage pubblicati sul numero di ottobre della rivista. Nel Sud del Messico, abbiamo visitato un albergue, una casa-rifugio che ospita i migranti in transito verso gli Usa. Dalle Filippine, invece, il racconto di un Paese ostaggio della violenza: l’esempio di due produttori del commercio equo, uccisi nei primi mesi del 2014, con le istituzioni che non cercano giustizia. In Ghana, invece, l’acqua è vita (lo dice la legge), ma negli slum di Accra si paga. E caro. Dalla Francia, infine, la storia degli operai della Fralib: sono diventati padroni della loro fabbrica, già di Unilever, dove hanno convertito la produzione, da Lipton a tè e tisane bio, usando le erbe locali della Provenza.

Due approfondimenti riguardano le riforme della giustizia e del Terzo settore annunciate dal premier Matteo Renzi: che cosa dicono, davvero, i testi di legge? Capiamo la prima con il sostituto procuratore generale a Genova, Enrico Zucca, la seconda grazie a un’analisi di Giulio Sensi, direttore di Volontariato Oggi, con interviste a operatori del settore.

Una riforma possibile, invece, è quella nell’organizzazione delle strutture sanitarie che affrontano il disagio psichico: attraverso il “budget di salute”, che favorisce progetti di inclusione e reinserimento, ogni persona “costa” allo Stato non più di 2mila euro al mese per tre anni, invece di 4-6mila per tutta la vita. L’esempio dell’Asl di Caserta, in un articolo pubblicato in occasione dell’uscita del libro “I funamboli, lasciare la comunità terapeutica tra difficoltà e speranze”.

Infine, da Pisa il primo reportage del progetto “Riconversione”. La storia dell’associazione Ippoasi, di un centro ippico diventato “Fattoria della pace”, rifugio per “animali da reddito”.

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