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Lipa, il campo dove fallisce l’Europa

Che cosa rappresenta il “nuovo” centro di confinamento per i migranti in Bosnia ed Erzegovina. E qual è la “strategia” dell’Unione europea a cura della rete RiVolti ai Balcani
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A un anno di distanza dal terribile incendio che lasciava oltre 1.200 persone all’addiaccio, al freddo, nel cantone di Una-sana alle porte dell’Unione europea, la rete RiVolti ai Balcani ha deciso di fare il punto sulle condizioni del campo di confinamento di Lipa, riaperto a metà novembre 2021. Qual è la strategia dell’Unione europea? Un bilancio dal vecchio al nuovo campo nel cuore di un’Europa sempre più “spinata” e ostile nei confronti delle persone in transito. Il ruolo del ministero degli Esteri italiano.

Il report è disponibile anche sul nuovo sito della rete, www.rivoltiaibalcani.org

Le attività di monitoraggio, documentazione e tutela dei diritti fondamentali svolte da “RiVolti ai Balcani” sono autofinanziate. È possibile sostenerle qui.

Dicembre 2021

Hanno contribuito

Anna Clementi
Duccio Facchini
Diego Saccora
Gianfranco Schiavone

Progetto grafico, impaginazione ed editing a cura di Altreconomia

Gli aderenti a RiVolti ai Balcani

ADL a Zavidovici
Altreconomia
Amnesty Brescia
Amnesty International Italia
ARCI Spazio Condiviso
Articolo 10
ASGI
Associazione Almaterra Torino
Associazione CIAC Onlus
Associazione Lungo la rotta balcanica
Associazione Lutva
Associazione Mamre Borgomanero
Associazione Mir Sada
Associazione per la Pace Padova
Babelia Progetti Culturali
Baobab Experience
Carovane Migranti
Centro Asteria
Consorzio Italiano di Solidarietà (ICS)
Cooperativa Kemay
CRI Arona
Emmaus Ferrara
FOIC – Fiorenzuola Oltre I Confini
Fondazione Internazionale Il Giardino delle Rose Blu
Linea d’ombra ODV
MEDU
One Bridge to Idomeni
Ospiti in arrivo Udine
Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa
Progetto Melting Pot Europa
Q Code
Qui Lecco Libera
SOS Diritti Venezia
TojeTO
Umanità IninterRotta
Volontari Rete Milano

Gli autori

RiVolti ai Balcani

La rete RiVolti ai Balcani è nata nell’ottobre 2019 con l’intenzione di difendere i diritti di chi percorre la “rotta balcanica” cercando di raggiungere l’Unione europea. È composta da più di trenta realtà italiane dell’associazionismo e dell’accoglienza, del giornalismo, dell’arte, dell’attivismo e del mondo accademico.