IlgranoFuturo
Autore:
ISBN:
9788865163016
Pagine:
128
Dimensioni:
13x20 cm
Collana:
Saggi
Tag:
, , , , , ,

Prezzo: 13,00

Il grano futuro

Grani antichi e nuove filiere contadine, resilienti e solidali. La โ€œfiliera degli 11 graniโ€ e altre storie

I โ€œgrani antichiโ€ sono una rivoluzione, per la nostra alimentazione, per la salute, per la terra. La โ€œfiliera degli 11 graniโ€ germoglia nel Parco Agricolo Sud Milano, ma le spighe antiche crescono in tutta Italia. Questo libro racconta le storie dei โ€œgrani antichiโ€ in Italia, dai cultivar piรน noti – Timilia, Gentilrosso, Verna o Solina – ai โ€œmiscugliโ€.

Un rinascimento che va di pari passo con la riscoperta di un pane โ€œbuonoโ€, per la salute e per la terra. Alle porte di Milano, nel 2012, nasce la โ€œFiliera degli 11 graniโ€, promossa dal Distretto di Economia Solidale Rurale del Parco Agricolo Sud Milano. Il loro miscuglio di 11 grani antichi produce farine con un glutine โ€œgentileโ€ e un pane con un aroma e un gusto unici, nutriente e digeribile.

Non solo: i frumenti di varietร  tradizionali si coltivano con poca acqua, senza fertilizzanti e pesticidi, generano nuova biodiversitร  e si adattano bene a luoghi e clima. La filiera corta consente poi a contadini e panificatori di ritrovare antichi saperi, di rendersi indipendenti dallโ€™acquisto dei semi e di concordare un compenso equo e un prezzo del pane accessibile a tutti. Una vera e propria โ€œeconomia delle relazioniโ€.

Con un intervento del professor Giovanni Dinelli – sperimentatore di frumenti locali – e di agricoltori, panificatori e distributori.

Premessa [estratto]

di Gianni Tamino

Il cibo che nutre lโ€™umanitร  e rigenera la terra. Per una nuova agricoltura

(โ€ฆ) La conservazione e lโ€™utilizzo sostenibile della biodiversitร  sono fondamentali per sfamare circa un miliardo di persone denutrite. Secondo le stime della FAO (2004 e 2018 5), nel corso dellโ€™ultimo secolo sono andati perduti circa tre quarti della diversitร  genetica presente nelle colture agricole. La diversitร  biologica comprende innumerevoli piante in grado di nutrire e curare la gente, molte varietร  di colture e di specie acquatiche con caratteristiche nutrizionali specifiche, specie animali adattate ad ambienti rigidi, insetti che impollinano i campi e microrganismi in grado di rigenerare i terreni agricoli. Tuttavia, a causa della modernizzazione agricola, dei mutati regimi alimentari e della densitร  di popolazione, lโ€™umanitร  dipende sempre di piรน, per le sue risorse alimentari, da una diversitร  biologica agricola ridotta: tre varietร  di colture (grano, riso e mais) rappresentano il 48% delle calorie medie giornaliere consumate.

Con le sementi ibride e con i brevetti sugli OGM poche multinazionali possono ora avere il controllo di queste tre colture, condizionando la vita economica, sociale e politica di tutto il pianeta.

Per superare questa situazione occorre unโ€™agricoltura totalmente nuova, a minor input di energia e di materia, che ripristini una logica circolare, inserendosi armoniosamente nei cicli bio-geochimici naturali. Ma, di fronte ai cambiamenti climatici, occorre anche immaginare nuove sementi adatte alle nuove condizioni ambientali, sementi ottenute grazie al recupero delle varietร  storiche, ancora presenti nelle banche del germoplasma o nelle aziende di agricoltori impegnati nella difesa della biodiversitร . Queste sementi possono diventare punto di partenza per nuovi incroci, fatti non dalle multinazionali delle sementi, ma dagli stessi agricoltori (selezione partecipata).

Riacquistare la sovranitร  alimentare significa riappropriarsi della diversitร  dei semi che garantiscano cibo sano per tutti, ottenuto nel rispetto dellโ€™ambiente. Per questa ragione รจ fondamentale la conservazione della biodiversitร  agricola, attraverso lโ€™utilizzo dei semi, tradizionali ovvero del germoplasma autoctono, patrimonio comune della collettivitร . Conservazione e utilizzo sostenibile delle sementi antiche sono, anche secondo la FAO, fondamentali per sfamare milioni di persone denutrite nei Paesi in via di sviluppo.

Ma la conservazione della biodiversitร  รจ fondamentale per lโ€™agricoltura, per la sicurezza alimentare e per le condizioni di vita rurali, di tutte le popolazioni, soprattutto nella prospettiva di futuri cambiamenti ambientali e climatici.

La monocoltura dei cereali, ad esempio, ha soddisfatto la domanda di derrate alimentari per una parte del pianeta, ma ha anche creato, come giร  detto, un appiattimento e una progressiva erosione genetica delle specie coltivate. Il risultato รจ che le vecchie popolazioni locali di frumento o di mais sono state spodestate dalle nuove cultivar industriali. La coltivazione di sementi tradizionali e autoctone di cereali ed in particolare frumento, costituisce unโ€™importante occasione per il recupero e lo sviluppo rurale di ampie aree. Agli agricoltori si offre cosรฌ la possibilitร  di ottenere un valore aggiunto dalla proprie produzioni, trasformandosi in โ€œcustodiโ€ di un ricco patrimonio di โ€œgeniโ€ oltre che del proprio territorio. La coltivazione di particolari tipologie di antichi grani puรฒ fornire risposte anche ad una richiesta di qualitร  e benessere: come riportato nel libro, unโ€™opportuna selezione e/o una miscela di grani tradizionali puรฒ fornire un giusto apporto di composti antiossidanti, in grado di prevenire malattie cronico-degenerative, come i tumori, oltre a fibra e glutine piรน digeribile.

La maggiore attenzione dei consumatori verso unโ€™alimentazione piรน salubre, genuina e tradizionale sta orientando il mercato verso la riscoperta di prodotti ottenuti con sementi che hanno fatto la storia della nostra alimentazione, come nel caso della dieta mediterranea.

Gianni Tamino รจ biologo e docente del Dipartimento di Biologia dellโ€™Universitร  di Padova. รˆ stato membro della Camera dei Deputati e del Parlamento europeo, dove ha seguito in particolare la normativa comunitaria in tema di biotecnologie. Su questi temi ha pubblicato numerosi lavori scientifici e divulgativi.

 

Gli autori

Luciana Maroni

Coordina la โ€œFiliera degli 11 graniโ€ del Distrettoโ€จdi Economia Solidale Rurale del Parco Agricolo Sud Milano.

Daniela Ponzini

Agronoma di AIAB, Associazione Italiana per lโ€™Agricoltura Biologica, cura il protocollo della โ€œFiliera degli 11 graniโ€.


Gli autori