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La verità sui “porti chiusi”: nessun provvedimento formale di chiusura dei ministeri di Interno e Trasporti

L’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione ha effettuato sei azioni di accesso civico per verificare se fossero mai stati assunti provvedimenti di chiusura dei porti. Risultato: non è emerso alcun atto amministrativo. “A oggi dunque non vi è alcun ostacolo giuridico opponibile alle navi delle organizzazioni umanitarie in relazione all’attracco sulle nostre coste”, commenta l’Asgi

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A seguito di sei azioni di accesso civico inoltrati al ministero dell’Interno e al ministero delle Infrastrutture in merito alla dichiarata chiusura dei porti italiani nelle vicende riguardanti la nave militare “Diciotti” e le navi della ONG Proactiva Open Arms, l’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (Asgi, www.asgi.it) ha ottenuto dai dicasteri interessati risposte che confermano che essi non hanno adottato alcun provvedimento formale di chiusura dei porti.

“Deve ritenersi chiarito anche formalmente -spiega l’Asgi- come già emerso in via informale, che alcun atto amministrativo sia stato emanato in tale senso.Ciò determina che le navi che soccorrono i migranti nel mar Mediterraneo avrebbero potuto accedere ai punti di sbarco in Italia senza violare alcun atto governativo e che ad oggi non vi è alcun ostacolo giuridico opponibile alle navi delle organizzazioni umanitarie in relazione all’attracco sulle nostre coste.

L’esito dell’accesso civico conferma, inoltre, che l’attuale politica del Governo italiano di gestione dei soccorsi nel Mediterraneo si muove al di fuori della legalità interna ed internazionale”.

La nota dell’associazione si conclude con un invito al rispetto della normativa. “Si confida, pertanto, che le autorità competenti, anche quelle portuali, vogliano indirizzare le loro azioni al più rigoroso rispetto della normativa nazionale ed internazionale in vigore, in ossequio al principio di legalità e trasparenza dell’azione amministrativa, tenendo in considerazione esclusivamente ordini formalmente e sostanzialmente legittimi disposti dalle competenti Autorità e non mere affermazioni che, pur provenienti dal Governo, siano prive dei suddetti requisiti”.


Sulla richiesta di accesso civico generalizzato ai provvedimenti che hanno impedito e poi concesso l’ingresso nel porto di Trapani, l’attracco al porto di Trapani e lo sbarco delle persone a bordo della nave Diciotti nell’ambito della vicenda conclusasi il 12 luglio 2018 :

Risposta del Ministero dell’interno

Risposta del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – Comando generale del Corpo delle capitanerie di porto


Sulla richiesta di accesso civico generalizzato ai provvedimenti che hanno disposto il divieto di attracco per le navi della ONG “Proactiva Open Arms” nei porti italiani di fine giugno 2018 e della nota formale ciò riguardante inviata al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti da parte del Ministero dell’interno

Risposta del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – Comando generale del Corpo delle capitanerie di porto

Risposta del Ministero dell’interno


Sull’istanza di accesso civico generalizzato ai documenti amministrativi con particolare riguardo al protocollo standard operativo del 2015 (SOP 009/15) concernente – tra l’altro – le procedure di indicazione del punto di sbarco del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, secondo quanto previsto dal FOIA

Risposta del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – Comando generale del Corpo delle capitanerie di porto


Sull’istanza di accesso civico generalizzato ai documenti amministrativi inerenti la nota emessa dalla Guardia costiera italiana a
giugno 2018 riguardante la Guardia costiera libica, in base a quanto disposto dal FOIA

Risposta del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – Comando generale del Corpo delle capitanerie di porto

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