Pace attraverso la forza: la svolta bellicista dell’Ue rinnega i suoi valori fondanti

L’incubo dell’Europa. È il nuovo progetto dell’Unione europea che sta contribuendo all’eventuale prossima guerra mondiale. Dopo aver ridotto lo spazio della società europea a un mercato per i nazionalismi rivali, senza aver mai ripudiato né il colonialismo e il razzismo, né la servile compiacenza verso gli Stati Uniti, l’Unione sceglie -per bocca non solo di Ursula von der Leyen, ma anche del Parlamento- la politica di preparazione della guerra. Per farsene un’idea basta leggere la risoluzione dello scorso 2 aprile, intitolata “Attuazione della politica di sicurezza e di difesa comune”. È un documento di 59 pagine, articolato in 197 punti, che presenta il mutamento di paradigma della politica europea.

Vi si afferma che la minaccia della Russia è “senza precedenti per la pace nel mondo” e si auspica una “vittoria militare decisiva dell’Ucraina”. La Cina è definita un rischio per la sicurezza globale. Mentre non si dice una parola sulla guerra di sterminio condotta dal governo di Isra