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Ambiente

“No Intesa Day”, contro le nuove autostrade

La mobilitazione davanti alle filiali del gruppo, promossa dalla campagna "Ferma la banca che distrugge il territorio". Verrà distribuita una cartolina indirizzata all’ad Cucchiani, per chiedere di interrompere ogni sostegno finanziario a Pedemontana, BreBeMi, Tangenziale Esterna e Cremona-Mantova. Le quattro autostrade lombarde costano oltre 10 miliardi di euro.
In Italia sono in tutto 32 le nuove arterie in costruzione (cui Ae dedica la copertina del numero di marzo)

"Egregio dottor Cucchiani, la Lombardia è satura di strade e di traffico: occorre quindi investire in trasporti pubblici per i pendolari e per una migliore qualità della vita. La costruzione delle autostrade Pedemontana Lombarda, BreBeMi, Tangenziale Esterna Milano e Cremona-Mantova in un territorio già fortemente inquinato avrà pesantissime ripercussioni sul paesaggio e sulla salute dei residenti”. Il dottor Cucchiani, cui è indirizzato questo messaggio, è Enrico Tommaso Cucchiani, e da fine novembre 2011 ha preso il posto di Corrado Passera alla guida di Intesa Sanpaolo, che finanzia la realizzazione delle nuove autostrade lombarde e allo stesso tempo è azionista delle concessionarie che le avranno in gestione. 
Il 16 marzo è il “No Intesa Day”, un’iniziativa promossa dalla campagna “Ferma la banca che distrugge il territorio”. “Le grandi opere di collegamento in Lombardia -spiegano i promotori- distruggeranno 53 milioni di metri quadri di terreni agricoli”. 
In occasione della mobilitazione ci saranno volantinaggi davanti alle filiali di Intesa Sanpaolo, con la distribuzione ai correntisti ed ai clienti di cartoline da indirizzare alla sede di Intesa Sanpaolo, in piazza San Carlo 156 a Torino, per chiedere “alla banca di interrompere ogni sostegno finanziario” alle nuove autostrade, “e di rivedere le sue politiche di investimento sulle infrastrutture, dimostrando così di avere a cuore la salvaguardia del territorio”. In caso contrario, avvertono i correntisti, “non mancherò di interrompere qualunque rapporto con l’istituto e di sensibilizzare altri cittadini sull’argomento”.
È possibile scrivere ad Intesa Sanpaolo anche dal sito della campagna: http://www.fermalabanca.org/scrivi-alla-banca/

Tra gli interventi autostradali che coinvolgono l’istituto bancario guidato da Cucchiani c’è la Cremona-Mantova. Un corridoio di 60 chilometri in mezzo alla Pianura Padana, per un investimento complessivo di 756 milioni di euro, che vede la Banca infrastrutture innovazione e sviluppo del gruppo Intesa quale lead arranger di un prestito di 430 milioni. A fine settembre il ministero dell’Ambiente ha decretato la compatibilità ambientale del progetto, atto contro cui Legambiente, Wwf e il Coordinamento dei comitati ambientalisti della Lombardia, con il supporto del Coordinamento dei Comitati contro le autostrade Cr-Mn e Ti-Bre (Tirreno-Brennero, un corridoio che unirebbe l’A15 della Cisa all’A22 del Brennero), hanno depositato a gennaio 2012 un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. Tra le criticità, spiega Cesare Vacchelli, portavoce del Coordinamento, c’è che “il cronoprogramma dell’opera prevede un’interruzione temporale di ben 12 anni tra l’avvio di esercizio del primo lotto e la realizzazione del secondo. Un’interruzione che viene giustificata nelle premesse del Decreto ‘in virtù della necessità di alimentare la provvista finanziaria e rispondere all’incremento dei flussi di traffico, per arrivare ad un’ottimale analisi-costi benefici’”.
Praticamente, mettono già in conto un possibile fallimento del project financing.
(Per sostenere i costi del ricorso, i comitati chiedono un versamento sul cc del Coordinamento -IBAN IT80B0542811200 000000099199- specificando la causale “pro ricorso Cremona Mantova”)

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