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Diritti / Attualità

Migranti al confine dell’Ue: appello al Parlamento europeo per fermare le violenze e ristabilire il rispetto dei diritti

Un appello pubblico rivolto al Parlamento Europeo affinché “intervenga per riaffermare il principio di non refoulement che in queste ore viene cancellato alla frontiera greco turca, il diritto d’asilo e il diritto all’accoglienza delle persone che arrivano alle nostre frontiere a chiedere protezione”

Facciamo appello al Parlamento Europeo e ai gruppi politici che rappresentano i cittadini e le cittadine dell’Ue affinché venga fermata la violenza e l’uso della forza contro persone inermi al confine tra Ue e Turchia e venga ristabilita la legalità e il rispetto dei diritti umani, in primo luogo il diritto d’asilo.

Quanto sta succedendo, è frutto di scelte sbagliate fatte con l’obiettivo di esternalizzare le frontiere e impedire alle persone in fuga da guerre e persecuzioni di arrivare in Europa per chiedere protezione.

L’accordo siglato nel marzo 2016 con la Turchia di Erdogan oltre che sbagliato è anche controproducente.

I Governi e le istituzioni europee hanno fornito alla Turchia un’arma di ricatto che consente di usare le persone come fossero merce, cancellando la nostra storia, i principi delle costituzioni europee e la civiltà del diritto.

Il governo greco, con il sostegno dei governi europei e della Commissione, ha messo in atto una vera e propria guerra, con l’uso di armi e violenza indiscriminata, contro uomini, donne e minorenni indifesi. L’uso delle armi, di esercito e polizia, contro civili inermi è vietato dalle leggi e dalle convenzioni internazionali e non c’è alcuna circostanza che possa giustificare una tale barbarie.

Il Parlamento Europeo intervenga per riaffermare il principio di non refoulement che in queste ore viene cancellato alla frontiera greco turca, il diritto d’asilo e il diritto all’accoglienza delle persone che arrivano alle nostre frontiere a chiedere protezione.

Si intervenga per riaffermare la necessità di un piano europeo di redistribuzione dei richiedenti asilo, con quote adeguate e con priorità per i minori stranieri non accompagnati e situazioni vulnerabili.

È urgente fermare la violenza e l’uso della forza contro i profughi e per ribadire quei principi di solidarietà e umanità che sono parte fondante dell’Unione Europea e ai quali non possiamo rinunciare se non vogliamo cancellare la nostra storia e alimentare i sentimenti anti europei e anti democratici che mettono a rischio l’esistenza stessa dell’Ue.

Per firmare l’appello: http://chng.it/CmCgCGyCHZ

A Buon Diritto
Acli – Associazioni cristiane lavoratori italiani,
ActionAid Italia
AEDF
AOI
Arci nazionale
Arcs Culture Solidali
Associazione Studi Giuridici Immigrazione
Association Humanitas, Slovenie
Association Zinzolin, France
Caritas Italiana
Casa della carità “A. Abriani”
Cedetim
CEFA
Centro Astalli
CGIL Confederazione Generale Italiana del Lavoro
CIR
Collectif de soutien de l’EHESS aux sans-papiers et aux migrant-es
Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII
Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza – CNCA
Dimensioni Diverse
Dutch league for human rights
EMERGENCY
Ero straniero – L’umanità che fa bene
EuroMed Droits / EuroMed Rights
Europasilo
European Democratic Lawyers
Europe External Programme (EEPA) with Africa,
FCEI
Focsiv
FOCUS-Casa Dei Diritti Sociali
Arché
Fondazione Migrantes
Green Italia,
Intersos
Legambiente Onlus
Ligue des droits humains
Lunaria
MCE
Médecins du Monde missione Italia
Medico international (Allemagne)
Migrations Libres (Belgique)
MRAP (Mouvement contre le racisme et pour l’Amitié entre les Peuples)
NAIM
Non-lieux de l’exil
Open Arms Italia
Osiris
Paris d’Exil
Rainbow4Africa Italia
Rainbow4Africa UK
Republicain Lawyers Association, Germany
Refugees Welcome Italia
Réseau Immigration Développement Démocratie
Rete degli Studenti Medi
SaltaMuri
Save the Children UK
Save the Children Italia
SIMM
Solidar
The day of the Endangered lawyer foundation
Todo Cambia
Vivre Ensemble | asile.ch
UIL – Unione Italiana del Lavoro
UDU – Unione degli Universitari
Welcoming Europe-Per un’Europa che accoglie

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