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MEZZO COLPO DELLA CORTE SUPREMA A BUSH…

MEZZO COLPO DELLA CORTE SUPREMA A BUSH La Corte Suprema degli Stati stavolta non premia George Bush e i suoi avventurosi percorsi giudiziari nella lotta al terrorismo internazionale. La Corte ha infatti riconosciuto ai prigionieri di Guantanamo, la base Usa…

MEZZO COLPO DELLA CORTE SUPREMA A BUSH

La Corte Suprema degli Stati stavolta non premia George Bush e i suoi avventurosi percorsi giudiziari nella lotta al terrorismo internazionale. La Corte ha infatti riconosciuto ai prigionieri di Guantanamo, la base Usa in territorio cubano dove sono detenuti centinaia di cittadini stranieri accusati di essere terroristi, il diritto di appellarsi al sistema giudiziario statunitense. E’ una setneza importante, presa a maggioranza (6 a 3), e che dà una delusione a Bush, nel suo progetto di adeguare il sistema giudiziario – e la cultura legale – degli Stati Uniti al suo progetto di lotta senza quartiere, e senza regole, al terrorismo internazionale.

La stessa Corte, peraltro, non ha messo in discussione il pilastro sul quale poggia la ‘filosofia’ che ha portato a istituire il campo di prigionia di Guantanamo, ossia il diritto del “presidente di guerra” di arrestare “nemici combattenti” senza che siano contestate loro delle accuse specifiche, né che siano fissati limiti temporali alla detenzione. Insomma la Corte recupera lo storico principio dell’habeas corpus (la facoltà di arrestare solo in base alla legge e il dirittoalla difesa) ma non fino in fondo. Gli Usa restano un paese disposto a cancellare la propria tradizione, e i propri storici convincimenti, in tema di diritti civili, e in questo senso restano un punto di riferimento per tutte quelle democrazie – e non sono poche – che sembrano protese verso modelli neo autoritari.

La Corte suprema ha battuto un mezzo colpo contro l’amministrazione Bush. Nonostante tutto, visti i tempi che viviamo, non è neanche poco. 

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