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Ambiente

Mezza Valdastico Nord al vaglio del governo

Il Cipe stamani ha dato il via libera alla prima tratta della Valdastico Nord, da Piovene Rocchette al confine tra Veneto e Trentino. L’ennesima autostrada inutile, che rappresenta però una "garanzia" per il concessionario A4 Holding, società partecipata da Intesa Sanpaolo. A progetto approvato, infatti, corrisponde un rinnovo automatico fino al 2026 della concessione in scadenza a giugno 2013.

Quello di lunedì 18 marzo è stato, probabilmente, l’ultimo Cipe dell’era Passera. Tra i progetti approvati c’è anche quello preliminare della Valdastico Nord, il prolungamento dell’A31 da Piovene Rocchette (Vicenza) a Besenello (Trento). Secondo quanto riporta il Mattino di Padova, però, la delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica riguarda i "primi 24 chilometri del prolungamento verso nord dell’autostrada A31 [quelli in territorio veneto]. Resta, quindi, ancora un punto di domanda sul tracciato trentino dell’opera", spiega il quotidiano. Anche se "il via libera alla prima parte del progetto (salvo sorprese, il Cipe lunedì si limiterà a ratificare la decisione) consente ad A4 Holding di coltivare buone chance di vedersi rinnovata al 2026 la propria concessione".
A4 Holding è una società partecipata da Intesa Sanpaolo. Abbiamo rivolto alcune domande in merito al progetto, di cui abbiamo scritto su Ae 146, "L’autostrada è una garanzia".

Le risposte sono di Bruno Chiari, dg di Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova spa. Sotto le risposte complete. Qui segnaliamo alcuni elementi interessanti: "In caso di mancata approvazione del progetto della Valdastico Nord entro il 30.06.2013 verranno conseguentemente definiti dalle Parti, nei sei mesi successivi, gli effetti sul Piano economico – finanziario e sulla Concessione, e quindi anche il completamento degli investimenti in corso a tale data"; "l’importo investito nella Valdastico sud ammonta a circa 990 milioni di euro. I costi di subentro sono rappresentati dal complesso degli investimenti realizzati non ancora recuperati finanziariamente alla data di decadenza e dovrebbero essere riconosciuti integralmente dall’Ente Concedente o dal subentrante per permettere alla Società di poter far fronte ai debiti contratti per la realizzazione degli investimenti"; "la Valdastico Nord è un segmento di un’autostrada e la sua realizzazione non va considerata come intervento a se stante […]. L’equilibrio dell’attuale Piano Economico Finanziario, che include anche la Valdastico Nord, si raggiunge, nel suo complesso, nel 2046".

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1) Che cosa accadrebbe qualora la società non ottenesse l’approvazione del progetto entro giugno 2013?

Il quesito andrebbe posto alla Concedente. Nel merito occorre evidenziare che si tratta di un’opera di preminente interesse nazionale e ciò ne attesta l’effettiva importanza in termini infrastrutturali e di connessione viabilistica.
Per parte sua, questa Società ha recepito la richiesta a suo tempo pervenuta di inserire l’opera nella Convenzione con Anas e nel relativo Piano Economico Finanziario, si è sempre attivata con il massimo impegno per realizzarla, ed ha concretamente redatto un progetto preliminare che ha già conseguito le approvazioni tecniche con:
–    parere positivo di compatibilità ambientale, con prescrizioni, del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare,
–    parere positivo di compatibilità ambientale e di verifica preventiva dell’interesse archeologico, con prescrizioni, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali;
–    parere favorevole, con prescrizioni, ai fini dell’intesa sulla localizzazione dell’opera reso con delibera della Giunta Regionale del Veneto;
permane, da parte della Giunta Provinciale di Trento la posizione di parere negativo sul progetto preliminare ai fini urbanistici ed edilizi, che è stato reso con delibera di Giunta.
I pareri conseguiti attestano la fattibilità tecnica e la compatibilità ambientale di quest’opera che non incide sulla finanza dello Stato.
La Convenzione vigente prevede che in caso di mancata approvazione del Progetto definitivo relativo alla realizzazione della Valdastico Nord entro il 30.06.2013, verranno conseguentemente definiti dalle Parti, nei sei mesi successivi, gli effetti sul Piano economico – finanziario e sulla Concessione.

2) Se decadesse la concessione, chi dovrebbe farsi carico del completamento dei lavori della Valdastico Sud? Quanto è stato investito in quest’ultima infrastruttura, e quali sarebbero i costi di subentro?

Non vi è motivo di ritenere che la concessioni possa decadere. Vi è una data di scadenza della concessione che è fissata al 31.12.2026, in funzione della realizzazione della Valdastico Nord. In caso di mancata approvazione del progetto della Valdastico Nord entro il 30.06.2013 verranno conseguentemente definiti dalle Parti, nei sei mesi successivi, gli effetti sul Piano economico – finanziario e sulla Concessione, e quindi anche il completamento degli investimenti in corso a tale data.
L’importo investito nella Valdastico sud ammonta a circa 990 milioni di euro.
I costi di subentro sono rappresentati dal complesso degli investimenti realizzati non ancora recuperati finanziariamente alla data di decadenza e dovrebbero essere riconosciuti integralmente dall’Ente Concedente o dal subentrante per permettere alla Società di poter far fronte ai debiti contratti per la realizzazione degli investimenti. In ogni caso si genererebbero anche i c.d. costi “invisibili” ovvero quelli connessi al cambiamento del gestore dell’investimento e un più che certo allungamento dei tempi di completamento delle opere. Tali costi sono difficilmente stimabili e non possono essere dimenticati in un’analisi complessiva delle conseguenze di un eventuale subentro. Gli stessi, infatti, si scaricherebbero direttamente sulla collettività che, oltre a non disporre di una infrastruttura attesa da anni, continuerebbe ad utilizzare un sistema viabilistico inadeguato a sopportare i flussi attuali e prospettici, anche in ottica di futuro sviluppo economico.

3)    Quali sono i flussi di traffico stimati sulla Valdastico Nord? In quanti anni ripagherebbero l’investimento?

I flussi di traffico stimati sulla Valdastico Nord sono riportati nelle sottostanti tabelle:
 

La Valdastico Nord è un segmento di un’autostrada e la sua realizzazione non va considerata come intervento a se stante, ma come parte di un insieme più vasto di investimenti inseriti nel Piano Economico Finanziario di una Società Concessionaria di tratte autostradali in rete. L’equilibrio dell’attuale Piano Economico Finanziario, che include anche la Valdastico Nord, si raggiunge, nel suo complesso, nel 2046.
Per tali ragioni non ha senso esprimere una relazione diretta tra il valore dell’investimento e la durata della concessione. L’opera citata infatti, stante le caratteristiche della stessa quali la collocazione geografico-territoriale, l’inserimento all’interno di un “sistema” viabilistico in grado di migliorare il funzionamento complessivo specie in un’ottica di programmazione strategica e gestione dei flussi viabilistici a medio-lungo-termine, assume un valore fondamentale più per i benefici complessivamente raggiungibili dallo sviluppo della rete che per i soli effetti realizzativi di breve periodo pur sempre presenti. Tali valori, se considerati in modo asettico, porterebbero a definire periodi di ritorno molto più lunghi di quelli attualmente identificati e con valori di tariffa unitaria chilometrica non in linea con le medie attuali e future.
 

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