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Ambiente

Metaponto (Mt): lettera aperta al senatore Bubbico sul Porto degli Argonauti

Il Comitato Sos Costa Jonica ha indirizzato, il 30 dicembre 2010, una lettera aperta al senatore del Partito Democratico Filippo Bubbico, già presidente della Regione Basilicata e oggi membro della Commissione industria, commercio e turismo del Senato della Repubblica. Il…

Il Comitato Sos Costa Jonica ha indirizzato, il 30 dicembre 2010, una lettera aperta al senatore del Partito Democratico Filippo Bubbico, già presidente della Regione Basilicata e oggi membro della Commissione industria, commercio e turismo del Senato della Repubblica. Il tema è "l’erosione anomala che riguarda negli ultimi anni la spiaggia di Metaponto", che secondo il Comitato è stata acuita dalla costruzione dei bracci a mare del Porto degli Argonauti, una megastruttura (vedi Ae 116) costruita in variante al piano territoriale paesistico del metapontino, variante approvata durante la presidenza Bubbico e nonostante un parere contrario della Provincia di Matera. Della vicenda si sta interessando anche la Corte dei Conti della Basilicata, a seguito di un esposto presentato dal cittadino Pio Abiusi.

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Egregio sen. Bubbico, ci vediamo costretti a scriverLe questa lettera aperta in quanto l’argomento riguarda alcune delibere approvate dalla Giunta da Ella presieduta nel 2004 e perché gli attuali amministratori regionali e comunali sull’argomento si comportano a volte come le tre scimmiette (non vedo, non sento, non parlo) su delle semplici richieste di chiarimento.
    Il Comitato S.O.S. Costa Jonica si è costituito nel Febbraio 2010 perché i cittadini, stanchi del continuo gioco delle parti tra operatori turistici e amministratori regionali e comunali, hanno deciso di approfondire il fenomeno dell’erosione anomala che riguarda negli ultimi anni la spiaggia di Metaponto.
    Tra i documenti raccolti c’è anche la “VARIANTE AL PIANO TERRITORIALE PAESISTICO DI AREA VASTA DEL METAPONTINO PER LOCALIZZAZIONE PORTI TURISTICI” che “…individua cautelativamente solo due delle quattro infrastrutture portuali ipotizzate, assumendo a parametro un metodo di controllo, monitoraggio e verifica, (…) il più possibile attento alla salvaguardia ecologica e naturale della costa”, e, all’art. 43 bis comma 5, prevede che “per le eventuali trasformazioni che subiscono le spiagge a causa della realizzazione delle infrastrutture portuali la Regione, prima  dell’inizio dei lavori, a garanzia dei ripristini dello stato dei luoghi, richiede alle società idonea polizza fidejussoria”(BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA N. 14 del 2 marzo 2004).
     Una volta letta la delibera, abbiamo interpellato gli amministratori regionali sul monitoraggio e sulla fidejussione, chiedendo quindi se era stata rispettata la delibera regionale e, ad oggi, non abbiamo ricevuto alcuna risposta.
    Nel frattempo siamo anche venuti a conoscenza che, nel 2002, la Giunta provinciale di Matera aveva dato un parere contrario alla costruzione del Porto degli Argonauti, scrivendo tra l’altro che: “I bracci da realizzare determineranno un accumulo di sedimenti verso Sud e conseguente erosione a Nord degli stessi e ciò contribuirà alla demolizione della spiaggia e della duna …”, confermando quindi ciò che dicevamo dal primo momento.
    La cosa che però ci ha colpito maggiormente è stato leggere la delibera di Giunta regionale n. 526 del 9 Marzo 2004 con la quale si concede nulla osta alla costruzione del Porto degli Argonauti.
    Come Ella ricorderà, in quella seduta erano assenti gli assessori Restaino, Straziuso e Chiurazzi e la delibera venne approvata a maggioranza con tre voti favorevoli (Bubbico, Nigro e Salvatore) e con l’astensione dell’ass. Collazzo.
    In tale delibera viene riportato che si prende visione del parere negativo della Giunta provinciale di Matera, pur non tenendone conto in quanto arrivato ben oltre il termine consentito (vogliamo ricordarLe che il parere negativo era del 2002 e la delibera che ha autorizzato il Porto degli Argonauti è del 2004). Inoltre, nella stessa delibera, si asserisce che: “…lo studio partendo dal fatto che la costa emersa, in prossimità dell’area di intervento, presenta storicamente problematiche connesse all’erosione delle spiagge e dei cordoni dunari, attribuisce alla presenza delle opere portuali il pregio di introdurre un punto fisso in prossimità della foce del fiume Basento e le simulazioni condotte, sul comportamento futuro della spiaggia in presenza di un nuovo porto, hanno quantificato che l’attuale tendenza evolutiva di arretramento viene in qualche modo contenuta dalla presenza delle opere portuali” (estratto del verbale della seduta del 14 Novembre 2002 del Comitato Tecnico Regionale Ambiente, presidente dott. Sigillito).  Quantomeno vengono riportati due pareri completamente opposti; quello che noi osserviamo oggi, però, è che si sta verificando quanto affermato dal parere negativo della Provincia di Matera. Potrebbe cortesemente rispondere Ella, sen. Bubbico, alle domande sul monitoraggio, sulla fidejussione e sulle simulazioni di cui sopra?

Metaponto, 30/12/2010, Comitato S.O.S. Costa Jonica
 

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