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Matite graffianti – Ae 63

Numero 63, luglio/agosto 2005Non solo intrattenimento, ma letteratura e giornalismo. Il fumetto può raccontare in modo diretto anche la realtà più dura, come la guerra o il disagio sociale. Altro che Topolino Scordatevi Topolino. Scordatevi Braccio di Ferro, Tex Willer, i…

Tratto da Altreconomia 63 — Luglio/Agosto 2005

Numero 63, luglio/agosto 2005
Non solo intrattenimento, ma letteratura e giornalismo.
Il fumetto può raccontare in modo diretto anche la realtà più dura, come la guerra o il disagio sociale. Altro che Topolino
 

Scordatevi Topolino. Scordatevi Braccio di Ferro, Tex Willer, i Supereroi. Qui si raccontano storie diverse, e maledettamente serie. Sempre fumetti: ma romanzi, racconti, reportage giornalistici, cronaca nera.
Un modo “altro” di fare cultura e comunicare temi importanti e a volte difficili (dalla guerra al disagio sociale), tentando di uscire dai recinti stretti delle “fumetterie” per pochi appassionati e approdare in alcuni casi nelle librerie, per raggiungere un pubblico più vasto ed eterogeneo.
Non una tendenza dell’ultima ora: le prime graphic novel risalgono alla fine degli anni ’70 e -anche se non esiste pieno accordo in merito- c’è chi segna una data precisa sul calendario: il 1978, con la raccolta di racconti Contratto con Dio di Will Eisner, il maestro
del fumetto scomparso a gennaio di quest’anno. Un libro di rottura, che esce dalla serialità tipica degli eroi di carta (ci era passato anche lo stesso Eisner con la serie The Spirit) e si allontana dal fumetto di genere.
La grande novità sta nell’ambientazione realistica delle storie, negli intrecci e nei personaggi “normali” che popolano le sue tavole: “Il primo vero tentativo -scrive l’enciclopedia opensource Wikipedia.org- di portare le persone comuni, la loro vita, le loro passioni in un fumetto (almeno in America)”.
Una matita, quella di Eisner, che influenzerà molti autori dopo di lui (tra tutti basterebbe forse ricordare Art Spiegelman, con il suo Maus, romanzo sull’Olocausto raccontato attraverso la storia del padre sopravvissuto ai campi di sterminio).
 
Chi pensa che i fumetti siano roba da ragazzini, quindi, si sbaglia di grosso: mostri sacri a parte, esiste tutta una nuova generazione di disegnatori che crea le proprie storie per un pubblico adulto.
A partire da quelli più famosi a livello internazionale, come il giornalista Joe Sacco, che disegna i propri reportage dalle zone di guerra, o l’iraniana Marjane Satrapi che ha raccontato la propria infanzia nel Paese degli ayatollah.
A portare in Italia questi autori sono quasi sempre piccole -o piccolissime- sigle coraggiose che viaggiano sul migliaio di copie a titolo quando va bene (salvo felici sorprese) e che spesso per sopravvivere, se ce la fanno, sono costrette a portare avanti anche attività collaterali (di solito di service editoriale per conto di altri editori).
I “grandi” sono nomi del calibro di Sergio Bonelli Editore (Tex, Dilan Dog, Zagor e compagnia), oppure “editori ‘normali’ -dice Omar Martini di Coconino Press- che se ne stanno a guardare facendo qualche tentativo ogni tanto”, magari quando fiutano l’affare: come Joe Sacco, per esempio, che in Italia è pubblicato da Mondadori. Omar questo mondo lo conosce fin troppo bene, è il suo pane quotidiano: nel 1997 è stato tra i fondatori della Black Velvet (che di recente ha iniziato a pubblicare i titoli del fumettista serbo Aleksandar Zograf) e redattore di Coconino Press, realtà tra le più interessanti degli ultimi anni. Nata nel 2000, oggi vanta già cento titoli all’attivo, selezionati da Igort, pseudonimo di uno dei tre ideatori e lui stesso fumettista di lungo corso.
“La nostra linea editoriale è ben definita -spiega Omar Martini-: attenzione a trecentosessanta gradi per il fumetto che non sia semplice intrattenimento, con storie di ambientazione contemporanea, realistiche e spesso autobiografiche”.
Gli autori sono giapponesi, francesi, statunitensi ma anche italiani. Per esempio il francese David B., che nei due volumi de Il grande male racconta le difficoltà della propria famiglia alle prese con l’epilessia del fratello, oppure l’italianissimo Gipi con le sue storie di strada (Gli innocenti) o di conflitti e amicizia (Appunti per una storia di guerra).
“Adesso parlare di romanzo a fumetti è un po’ una moda -ammette Martini-ma per noi è importante che non sia un’attenzione passeggera, perché Coconino è nata proprio per diffondere la graphic novel”. Il best seller della passata stagione per questa sigla editoriale bolognese è stato Blankets, dello statunitense Craig Thompson: un lungo romanzo di formazione (quasi 600 pagine) in cui il giovane protagonista si trova a fare i conti con l’integralismo religioso del suo ambiente di provenienza. Un ritratto di quella “Bible belt” pro-Bush di cui si è ampiamente parlato prima e dopo le presidenziali Usa dello scorso anno. Ottimo successo in Italia con oltre 4.000 copie.
Racconti non sempre facili anche quelli trattati in alcuni albi di Kappa Edizioni, come in Pillole Blu del trentenne svizzero Frederik Peeters, dove il tema è quello dell’Aids vissuto all’interno di una storia di coppia, e anche in questo caso si tratta di autobiografia.
Un libro bello e intenso che, però, non ha avuto tutta l’attenzione che meritava: “Ottime critiche, vendite scarse”, conferma Vincenzo Sarno di Kappa Edizioni. Sorte migliore hanno avuto i titoli legati alle serie televisive e prodotti da Kappa, come quelli tratti da “Ken il guerriero” o dalla serie di “Lupin III” che -potenza del tubo catodico- hanno venduto oltre 10 mila copie. Ma in questi casi ci si allontana decisamente dalla graphic novel. 
 
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Storie d’amicizia e integralismi
Pluripremiato negli Usa, Blankets (Coconino Press, 582 pagine, 29 euro) è una storia di formazione con protagonisti due fratelli, Craig e Phil, sullo sfondo di una comunità rigidamente religiosa in Wisconsin.
Amicizia e guerra sono invece i temi di Appunti per una storia di guerra, di Gipi (112 pagine, 14 euro): la vita dei tre diciassettenni Christian, Stefano e Giuliano sarà sconvolta dell’incontro con il miliziano Felix e la sua filosofia fatta di “attività criminali”. Anima a fumetti in tutto, quella di Coconino, e fumettista anche il suo fondatore Igort: “Io punterei -ha dichiarato a Comicus.it- a fare uscire il fumetto dal ghetto”, portandolo nelle librerie, per “sfondare le barriere”.
www.coconinopress.com
 
Reportage di guerra dalla Bosnia all’Iraq
Maltese, 45 anni, Joe Sacco (foto) si è laureato in giornalismo negli Stati Uniti. Il suo primo reportage a fumetti è frutto di un viaggio nella West Bank: Palestina (Mondadori, 141 pagine, 17 euro) è il racconto “toccante sulla vita quotidiana durante la guerra”, come l’ha definito il settimanale LA Weekly. Nel ’91 Sacco visita anche Sarajevo e disegna Safe area Gorazde sulla guerra in Bosnia, ancora inedito in Italia, così come altri suoi lavori (tra cui The fixer, sempre sul conflitto in ex Jugoslavia). Sacco di recente si è occupato di Iraq e di rifugiati ceceni e sta lavorando a un libro sul campo profughi palestinese di Rafah che dovrebbe ultimare per il 2007.
 
Serbia, giorno per giorno
Conosciuto in Italia per il libro Lettere dalla Serbia (PuntoZero), la raccolta di sue email sotto i bombardamenti Nato in Serbia nel 1999, Aleksandar Zograf ha raccontato la guerra e la miseria nel suo Paese. Pubblicato in Italia inizialmente da PuntoZero, che ha poi chiuso i battenti, torna oggi con la piccola Black Velvet (www.blackvelveteditrice.com) che manda in libreria (C’è) Vita nei Balcani? (32 pagine, 3 euro), cronache quotidiane e i incontri paradossali dell’autore. Zograf è pubblicato anche sulla rivista “Internazionale” e sul sito www.osservatoriobalcani.org
 
Racconti a china d’amore e Aids
L’amore ai tempi dell’Aids: il romanzo Pillole blu di Frederik Peeters (Kappa Edizioni, 190 pagine, 15 euro) racconta l’esperienza autobiografica dell’autore, della sua relazione con Cati, sieropositiva, della vita quotidiana a contatto con la malattia.
L’attività di Kappa Edizioni inizia nel 1996, con l’albo Piera degli spiriti di Giovanni Mattioli e Davide Toffolo.
Oggi la società ha due anime: da una parte la casa editrice, che pubblica autori giapponesi, italiani, francesi, storie tratte da serie Tv e saggi sul fumetto. Ha anche acquisito i diritti di quasi tutte le opere di Will Eisner. Dall’altra il service: Kappa realizza 32 mensili (sempre legati a cartoni animati giapponesi) per le Edizioni Starcomics e altri 4 per la Dynit.
Info:
www.kappaedizioni.it
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Da Unabomber a Porto Marghera
Gialli e nera a disegni
È l’ultima arrivata, ma ha già le idee molto chiare. Anzi, nere. Si chiama Becco Giallo, e i primi due titoli pubblicati danno un’idea della linea: già perché Unabomber e I delitti di Alleghe non sono romanzi a fumetti qualsiasi.
“Dovendo fondare una nuova casa editrice ci siamo chiesti se esistesse una piccola nicchia in cui inserirci”, spiega Guido Ostavel, anima di Becco Giallo insieme con Federico Zaghis e Max Rizzotto. E la nicchia in questione i tre l’hanno trovata in alcuni tra i fatti di cronaca nera più misteriosi che la storia italiana ricordi. Casi ancora irrisolti o con ombre non del tutto fugate.
La collana “Cronaca nera” è stata inaugurata da Unabomber (140 pagine, 12 euro), un volume che ricostruisce il “terrore a Nordest” seminato dall’omonimo bombarolo -ancora libero- negli ultimi dieci anni. Primo titolo, primo successo: 2.000 copie diffuse e già in ristampa. Giovanissimo il disegnatore, Paolo Cossi, classe 1980: “Quando mi proposero di realizzare un fumetto su Unabomber, mi arrabbiai -confessa-. Non capivo che gusto ci fosse nel rappresentare un criminale di questa portata. Risposi che il lavoro non mi interessava”. Ma dopo aver visto il materiale raccolto dall’editore, Cossi cambia idea.
“Capii che forse un libro a fumetti sarebbe potuto diventare un mezzo utile per informare, per mettere in guardia i miei concittadini, soprattutto i più giovani”.
Un lavoro attento, che inizia con la raccolta delle informazioni: “Ci procuriamo tutta la documentazione disponibile -conferma Ostanel- e dove possibile, come nel caso di Unabomber, realizziamo noi stessi alcune interviste e organizziamo sopralluoghi fotografici che saranno utili al disegnatore”. Il materiale viene poi consegnato allo sceneggiatore (Igor Mavric per il primo titolo) che struttura la storia, permettendo al disegnatore di tradurla in immagini.
Meno recenti i fatti di I delitti di Alleghe (disegni di Gianluca Maconi, sceneggiatura Andrés Maraviglia, 142 pagine, 12 euro), serie di omicidi apparentemente scollegati tra di loro verificatisi tra gli anni ’30 e ’40 ad Alleghe, in provincia di Belluno. E le prossime uscite non sono da meno: La saponificatrice di Correggio a settembre e Il delitto Pasolini a novembre.
Ma nel futuro di Becco Giallo non c’è solo “nera”: da dicembre partirà la collana di “Cronaca storica” con Il terremoto del Friuli (di cui quest’anno ricorrono i 30 anni). Tra gli altri titoli in programma La strage di Ustica, Falcone e Borsellino e Porto Marghera.
Info: Becco Giallo, tel. 0422-85.21.67,
www.beccogiallo.it
 
Ayatollah a strisce
Marjane Satrapi “ha realizzato il primo albo a fumetti iraniano”, dice
il fumettista francese David B. Nata in Iran nel 1969, oggi vive in Francia, dove ha pubblicato Persepolis, racconto autobiografico della sua infanzia sotto l’integralismo religioso.
In Italia il libro è uscito per Lizard
(4 volumi, 7,50 euro l’uno), ristampato da Sperling&Kupfer. www.lizardedizioni.com

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