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L’Umbria solidale s’incontra a Fa’ la cosa giusta! ed Altrocioccolato

Dal 3 al 5 ottobre, a Bastia Umbra, prima edizione delle fiera del consumo critico. Dal 10 al 12, invece, torna a Città di Castello il tradizionale appuntamento del fair trade dedicato al dolce per eccellenza. Quest’anno protagonista è l’Africa

Tratto da Altreconomia 163 — Settembre 2014

In Umbria torna Altrocioccolato, ma quest’anno incontrate l’Africa: se andate allo stand di Choco Togo e di Fair Team, troverete un cioccolato 100% africano, coltivato da piantagioni togolesi e ivoriane, lavorato in loco e a mano, pressato con una pietra lavica così come insegna l’antico metodo di Modica.

Alla fiera internazionale del cioccolato equo solidale, in programma dal 10 al 12 ottobre a Città di Castello, troverete in anteprima le barrette lavorate “a freddo”, che ancora non si potranno comprare, in attesa delle ultime certificazioni per la vendita, ma che si potranno assaggiare.

A raccontarvi questa filiera cioccolatiera tutta africana e a km0, troverete sei ragazzi italiani. A spiegarla a noi, invece, è Agostino Cefalo, uno degli organizzatori di Altrocioccolato: “Il cioccolato che viene prodotto in Togo dal gruppo Choco Togo e in Costa d’Avorio dal Fair Team Chocolaterie è il primo prodotto e venduto in Africa da africani, ed è uno degli obiettivi raggiunti dal progetto europeo Fysic (Fair Young Sustanaible Inclusive and Cooperative, fysicproject.com), che ha formato 24 ragazzi di quattro nazionalità diverse sui temi della sostenibilità e dell’equo solidale”.
Nel 2013, grazie alla collaborazione di partner, dislocati nei quattro Paesi (per l’Italia la cooperativa di commercio equo “Monimbò” di Perugia (www.monimbo.it), giovani provenienti da Togo, Costa d’Avorio, Repubblica Ceca e Italia si sono incontrati, hanno seguito laboratori e corsi di formazione, avviando, ciascuno nel proprio Paese diverse attività. “Il primo -racconta Agostino- si svolse a maggio a Modica, in collaborazione con la Cooperativa Quetzal, che dal ‘94 distribuisce nel territorio prodotti del commercio equo. Ci siamo confrontati sui temi della sostenibilità, del commercio equo e solidale, del turismo responsabile e abbiamo seguito la produzione del cioccolato artigianale prodotto con la tecnica modicana, completamente manuale.

Nel secondo laboratorio, ad ottobre, abbiamo condiviso il percorso che ogni gruppo ha portato avanti, il fair trade per i cechi, la fiera Altrocioccolato per gli italiani, il turismo responsabile per gli ivoriani, che nel frattempo avevano avviato nel loro Paese una struttura che se ne occupasse, a Grand Bassam, e i togolesi, che hanno avviato a Lomé un’attività di produzione di cioccolato a ‘km0’, che poi è iniziata anche nell’altro Paese africano. L’entusiasmo e le competenze del gruppo del Togo hanno fatto nascere in una nazione dove le piantagioni di cacao sono esclusivamente beneficio dei grandi esportatori e delle multinazionali, una innovativa fabbrica del cioccolato che ripropone la tecnica modicana. Il loro lavoro consiste anche nel mostrare un’alternativa allo sfruttamento delle proprie terre e una possibilità concreta di inserimento lavorativo nel rispetto dei diritti umani (il documentario di Miki Mistrati, “The dark side of chocolate”, del 2010, mostra proprio il tema del fenomeno della schiavitù minorile nelle piantagioni di cacao in Costa d’Avorio). La parte affascinante poi di questo progetto -continua Agostino- è stato lo scambio di conoscenze che si è realizzato: la tecnica di produzione di cioccolato modicana nasce in Sud America, dagli Incas, e da lì i conquistadores esportarono la ricetta per portarla in Europa, che nel giro di qualche secolo è rimasta nelle tradizioni popolari di pochissime località, tra le quali Modica. Grazie al Progetto Fysic, oggi, è ripartito il processo di scambio di idee, fino ad arrivare in Togo e in Costa d’Avorio. Se parliamo di sharing economy o economia della condivisione, è proprio quello che abbiamo messo in atto e ne siamo molto orgogliosi”.

I progetti “Choco Togo” e “Fair Team Chocolaterie” saranno presentati durante la 14° edizione di Altrocioccolato, ma la festa internazionale dedicata alla filiera del cacao equo e solidale -organizzata da Umbria equo-solidale, associazione che riunisce le botteghe del mondo della regione- è anche altro: il tema di quest’anno sarà “Il cibo è nudo”, e nasce dall’idea di “spogliare” il cibo per mostrarne i lati nascosti. “L’intento è quello di creare e allargare sempre più una rete che promuova un cioccolato di qualità ed equo-solidale, rispettoso quindi del lavoro e dei diritti umani -spiega Agostino Cefalo-. Anche quest’anno sarà possibile visitare la mostra mercato che ospiterà stand di importatori, produttori e artigiani cioccolatieri, partecipare a dibattiti, laboratori e mostre, ascoltare buona musica”.
Piazze tematiche saranno dedicate anche alle realtà dell’associazionismo, così come ai contadini e agli artigiani locali che hanno scelto di sposare forme di consumo e di produzione responsabile. Ci sarà anche uno stand di Altreconomia.
Per chi fosse poi curioso, e goloso, di assaggiare una barretta di cioccolato artigianale prodotto con la tecnica modicana, sarà possibile, tra i vari laboratori, partecipare a quello della cooperativa Quetzal di Modica che insegnerà a prepararsi la propria barretta di cioccolato, guidati da esperti artigiani.
Info: www.altrocioccolato.it

L’Umbria giusta
“Fa’ la cosa giusta!” arriva nell’Italia centrale, con la prima edizione umbra in programma dal 3 al 5 ottobre al centro espositiva Umbriafiere di Bastia Umbra (PG), a pochi chilometri da Assisi.
La manifestazione è organizzata da Fair Lab, in collaborazione con Terre di Mezzo (che da 11 anni promuove l’evento milanese, falacosagiusta.terre.it) e grazie al supporto di un comitato promotore “locale” di cui fanno parte Acli, Arci, Cittadinanzattiva, Cgil, Cisl, Uil, Legambiente, Libera e Forum del terzo settore. Ospiterà aziende sostenibili e innovative dalle 5 regioni dell’Italia centrale, Umbria, Toscana, Lazio, Marche e Abruzzo. Le sezioni espositive saranno una decina, dalla a di “Abitare sostenibile” alla v di “Viaggiare”, passando per le proposte di “Ethical fashion” all’editoria (noi di Altreconomia siamo media partner dell’evento, e tra gli espositori troverete anche noi, con la rivista e i libri).
Nel programma culturale, spazio alla ludopatia ma anche alla gestione dei beni comuni, che verranno affrontati “da un punto di vista nazionale ma anche andandoli a calare, con esempi concreti, nel territorio umbro e del Centro Italia”. Nel primo fine settimana di ottobre, contemporaneamente all’appuntamento di Bastia Umbra (info su www.falacosagiustaumbria.it), Assisi celebra -il 4 ottobre- San Francesco, “patrono d’Italia”, un esempio per tutti coloro che oggi praticano la sobrietà. (lm)
 

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