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Diritti

Lo stato di polizia di Letizia Moratti

La richiesta di Letizia Moratti, sindaco di Milano, al ministro dell’Interno, il leghista Roberto Maroni, di introdurre per decreto il "reato di clandestinità" nella casistica che consente alle forze di polizia di eseguire perquisizioni senza mandato del magistrato, è di…

La richiesta di Letizia Moratti, sindaco di Milano, al ministro dell’Interno, il leghista Roberto Maroni, di introdurre per decreto il "reato di clandestinità" nella casistica che consente alle forze di polizia di eseguire perquisizioni senza mandato del magistrato, è di una gravità inaudita: è la proposta più vicina al modello di uno stato di polizia, di stampo chiaramente fascista, fra le tante avanzate in questi anni da amministratori locali e uomini di governo.

Esiste nella nostra costituzione una precisa norma – di ispirazione liberale, inserita all’indomani dell’esperienza compiuta nel ventennio fascista – che consente alla polizia di eseguire perquisizioni senza mandato solo in casi di estrema urgenza e per fattispecie specifiche (il fondato sospetto che nel luogo da perquisire siano custodite armi). Estendere questa eccezionale facoltà alla caccia agli immigrati irregolari è un segno di spaventoso regresso civile e politico.

Letizia Moratti è probabilmente mossa dall’ansia pre-elettorale di scavalcare la Lega Nord nell’autoritarismo poliziesco: la sua proposta è in pratica l’applicazione dell’indecente proclama – "cercare gli immigrati casa per casa" – lanciato da Matteo Salvini, leghista estremista, all’indomani dell’omicidio di via Padova a Milano qualche tempo fa.

E’ assai difficile che il ministro Maroni possa dare seguito a una proposta così lontana dai canoni della cultura liberale  e dai prìncipi cardine del nostro sistema democratico senza infrangere norme della costituzione e senza suscitare scandalo in tutta Europa, ma nel delirio che torna a caratterizzare le "politiche della sicurezza" tutto è possibile. Che la città di Milano si spinga a suggerire misure che evocano i momenti storici più sinistri della storia nazionale – i rastrellamenti degli ebrei, i poteri concentrati nella polizia a scapito della funzione di garanzia assegnata alla magistratura – è davvero angosciante.

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