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Economia / Opinioni

L’insicurezza e la povertà spingono nelle braccia dell’usura

© Josh Appel - Unsplash

I dati di Istat e Caritas delineano la fragilità strutturale del Paese. Senza forme legali di aiuto si fa il gioco della criminalità. La rubrica di Pierpalo Romani

Tratto da Altreconomia 276 — Dicembre 2024

La povertà si sta diffondendo. La crisi morde non solo nel Sud d’Italia, ma intacca sempre di più anche il Nord della penisola. A ricordarcelo sono due rapporti recentemente pubblicati da Istat e Caritas. Secondo l’Istituto nazionale di statistica, nel 2023 sono stimabili in condizione di povertà assoluta poco più di 2,2 milioni di famiglie (8,4% sul totale di quelle residenti) e quasi 5,7 milioni di persone (9,7% sul totale degli individui residenti), circa un decimo della popolazione italiana.

L’inflazione ha colpito duramente in particolare le famiglie numerose e quelle già meno abbienti. Tra quelle povere il 38,7% risiede nel Mezzogiorno e il 45% al Nord, il restante 16,2% nel Centro. L’incidenza delle famiglie in povertà assoluta mantiene i picchi più elevati nel Mezzogiorno con oltre 859mila famiglie, pari al 10,2% del totale, seguita dal Nord-Ovest (8,0%, 585mila famiglie) e Nord-Est (7,9%, 413mila famiglie), mentre il Centro conferma i valori più bassi (6,7%, 360mila famigli

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