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La nuova linfa tra le valli bresciane per unire e rilanciare le aree interne

Nata all’interno del progetto “Valli Resilienti” in Val Trompia e Val Sabbia, la cooperativa di comunità “Linfa” mette in rete i negozi di vicinato, naturali presìdi dei territori, promuovendo servizi per soddisfare i bisogni dei cittadini

Tratto da Altreconomia 220 — Novembre 2019
Uno dei negozi di vicinato coinvolti nel progetto Linfa - © Archivio Fondazione Cariplo

San Colombano è l’ultima frazione di Collio, il Comune più alto della Val Trompia (Brescia). A mille metri sul livello del mare, e a una decina di chilometri dal Passo del Maniva, oltre il quale si scende in Valle Sabbia, verso il lago d’Idro. La ricchezza della valle, quella industriale di cui sono un simbolo le armi della Beretta, è lontana, giù nel fondovalle, a Gardone, venticinque chilometri di curve. Questo paese che viveva di turismo, con due stazioni sciistiche, oggi invece affronta i problemi di tutte le aree interne d’Italia: la popolazione che invecchia, i giovani che lasciano la valle, servizi di cittadinanza sempre più rarefatti. Gli hotel restano chiusi. “Qua vivono 800 persone, su un totale di circa 2mila in tutto il territorio comunale” racconta Chiara Zanini. Nelle due valli, 25 Comuni in tutto, abitano meno di 40mila persone, su una superficie di circa 600 chilometri quadrati. Con il padre Silvio, Chiara gestisce un emporio. Davanti all’ingresso campeggia il totem di Linfa, la nuova cooperativa di comunità nata nel marzo del 2019 dall’esperienza della cooperativa sociale Andropolis (storica cooperativa che opera a Gardone Val Trompia dal 1990 e impiega 259 persone, di cui 70 svantaggiate), all’interno del progetto Valli Resilienti promosso dalle Comunità montane di Valle Trompia e Valle Sabbia nell’ambito del programma intersettoriale AttivAree di Fondazione Cariplo. Linfa (linfainmovimento.com) mette in rete i negozi di vicinato dell’alta Valle Trompia e della Valle Sabbia, una decina al momento, che sfruttano il proprio ruolo naturale di presìdi e diventano “una piattaforma per promuovere servizi, per soddisfare i bisogni dei cittadini della valle” racconta Giulia Corsini di Andropolis. L’accesso è anche attraverso una applicazione, mentre nei negozi come quello della famiglia Zanini a San Colombano di Collio c’è un tablet a disposizione di tutti i cittadini di tutte le età per acquistare beni e prestazioni, o richiedere servizi. “Siamo partiti da una richiesta delle nostre operatrici, legata alla conciliazione vita-lavoro, quindi abbiamo intervistato circa 150 abitanti dell’alta Val Trompia, per indagarne le principali esigenze”. Un esempio: in accordo con Federfarma, i postini di Andropolis (che operano per conto dell’operatore Nexive) consegneranno a domicilio i farmaci, ordinabili attraverso l’applicazione. “Esiste anche un servizio di consegna della spesa a domicilio, o di visite pediatriche a domicilio” continua Corsini. Oggi tra gli obiettivi di Linfa, che viene presentata nelle due valli con tre iniziative in programma il 9, 16 e 23 novembre, c’è l’allargamento della base sociale.

Il funzionamento è semplice: gli utenti residenti vengono associati al negozio di vicinato più prossimo, a cui viene riconosciuta una percentuale per ogni transazione, sotto forma di un credito spendibile sulla piattaforma. La app può essere usata anche da persone che non vivono nelle Valli Resilienti, per acquistare beni e servizi del territorio o prenotare un weekend. “Ogni prodotto può essere spedito ovunque”, dice Giulia Corsini. Dalle cantine di affinamento della famiglia Zanini, una sorta di biblioteca del formaggio delle tre valli bresciane, già oggi partono per tutta Italia forme o pezzi di Nostrano della Valtrompia, Bagoss, Silter e Maniva (formaggitrevalli.it): sono alcune delle eccellenze di Val Trompia, Valsabbia (e Valle Camonica), che Valli Resilienti fino al mese di dicembre valorizza anche nell’ambito di un laboratorio gastronomico, coinvolgendo i ristoranti del territorio che propongono menù e materie prime territoriali.

Un utente del servizio del Laboratorio di inclusione sociale che gestisce il Co.Ge.S.S. bar di Lavenone (BS)

Linfa abbraccia, racconta e offre una vetrina alle due valli, e rappresenta “un prodotto dell’innovazione tecnologica, costruita e pensata come progetto territoriale, con l’obiettivo di ribaltare la situazione di sofferenza che vivono le botteghe dei piccoli borghi, trasformandoli in veri e propri negozi multifunzione” spiega Claudia Pedercini, referente per l’innovazione sociale del progetto AttivAree Valli Resilienti. Secondo Giovanni Teneggi, referente nazionale cooperazione di comunità per Confcooperative e membro del Comitato tecnico scientifico di AttivAree, “sono tre gli elementi di maggiore novità che Linfa rappresenta nel mondo dell’impresa comunitaria. Il primo è che nasce come spin off di una cooperativa sociale già esistente, e questo permette di riconoscere che determinate competenze al cuore delle cooperative di comunità esistono in tutte le realtà che fanno inserimento lavorativo. Poi c’è l’elemento trasformativo: Linfa non cambia le botteghe di vicinato, ma ne modifica la prospettiva: non aggiunge funzioni per sostituirle a quelle esistenti, ma per dare nuova vita. C’è poi un terzo aspetto fondamentale: interviene a superare dicotomie in genere paralizzanti nei territori più fragili. Quella tra impresa sociale e iniziativa economica privata, anche individuale, quella tra analogico e tecnologico, quella tra città e montagna, che la piattaforma mette in contatto”.

Chiara Zanini e suo padre Silvio nelle cantine di affinamento del loro emporio di formaggi a San Colombano, frazione del comune bresciano di Collio – © Luca Martinelli

Tra i prodotti in vendita ci sono anche quelli del Circuito Valli Accoglienti e Solidali, che aggrega operatori turistici in Val Trompia e Valle Sabbia e offre esperienze e proposte centrate su un turismo sostenibile e accessibile. Da un fine settimana dedicato alla floriterapia, presso l’agriturismo Chichimela, azienda agricola biologica di Bovegno (in Val Trompia), alle camminate nel bosco delle Pertiche, un itinerario nel silenzio con partenza dall’agriturismo Le Fratte di Pertica Alta (in Valle Sabbia). Tra il 2015 ed il 2017 il numero degli arrivi di turisti in valle è cresciuto del 30 per cento, fino a oltre 50mila persone. Tra alberghi e altre strutture ricettive, gli ospiti hanno a disposizione circa 3mila posti letto. Una realtà che racconta al meglio l’idea di accoglienza solidale è forse l’Ostello sociale Borgo Venno di Lavenone, una bell’edificio nel centro storico del borgo della Valle Sabbia, gestito dal 2016 da Co.Ge.S.S. onlus, cooperativa che si occupa da 25 anni di servizi rivolti a persone con disabilità. “Era stato ristrutturato dal Comune, utilizzando fondi comunitari, ma non aveva mai avuto un gestore” racconta Alessandra Bruscolini, direttore di Co.Ge.S.S.: gli utenti della cooperativa, supportati da un operatore, seguono tutti gli aspetti, dalla pulizia delle stanze all’accoglienza agli ospiti. A Lavenone la cooperativa gestiva già un bar. Entrambe le attività si svolgono nell’ambito del Laboratorio di inclusione sociale (Labis), il primo in alta Valle Sabbia, un intervento che permette alle persone con disabilità di stare all’interno di ambienti socializzanti: “Il Co.Ge.S.S. bar, che ha due sedi (quella estive in un chiosco, quella invernale nei pressi del Comune, ndr), rappresenta un vero presidio territoriale, con una bottega è l’unico esercizio aperto al pubblico in un borgo di circa 500 abitanti” spiega la Bruscolini.

A pochi chilometri da Lavenone, nel territorio di Idro, Co.Ge.S.S. gestisce dalla primavera del 2019 anche un nuovo centro sperimentale di educazione ambientale. È una casa rurale, a poche centinaia di metri dal lago. Qui ogni giorno si svolgono attività di onoterapia (pet therapy praticata utilizzando gli asini), ma lo spazio è aperto anche ai turisti, con laboratori pratici di scoperta del contesto rurale e montano immersi nella natura. La fattoria si chiama “La Mirtilla” e prende il nome della prima asinella che c’è nata. Gli asini della Mirtilla accompagnano i turisti alla scoperta dei tesori della Valle Sabbia. Un trekking accogliente e solidale.


in dettaglio
TRA LE VALLI IN SELLA ALLA BICICLETTA
La rete delle Valli Accoglienti e Solidali incrocia più volte i 3.500 chilometri ciclabili della Greenway Valli Resilienti, inaugurata a fine settembre 2019. In tutto, sono 74 i percorsi, divisi nelle categorie slow bike, bici su strada e mountain bike, a cavallo tra le valli Trompia e Sabbia. Navigando sul portale greenwayvalliresilienti.it ognuno può creare il proprio itinerario, oppure scegliere uno dei nove tour. Tra i percorsi più affascinanti c’è quello ad anello, con partenza ed arrivo a Brescia: lungo 140 chilometri, sale al Maniva per discendere la Valle Sabbia sino al lago di Idro. Per gli appassionati di mountain bike, invece, c’è il sentiero di crinale (65 chilometri e 2.558 metri di dislivello). A partire da ottobre le 22 strutture bike friendly del circuito delle Valli Accoglienti e Solidali fanno partie di AlbergaBici: mettono a disposizione degli utenti uno spazio chiuso e custodito per la bici e la possibilità di lavarla. Sono dotate del kit del ciclista, composto da rastrelliera, pompa, olio, valigetta degli attrezzi.

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