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Ambiente

L’immobiliare non tira, lo certifica l’Istat

L’Istat ha prodotto, all’inizio di marzo, una fotografia dell’andamento delle compravendite immobiliari nel nostro Paese nel terzo trimestre del 2010. I dati sono utili a comprendere lo stato del mercato dei fabbricati ad uso abitativo e commerciale, e quest’ultimo -in…

L’Istat ha prodotto, all’inizio di marzo, una fotografia dell’andamento delle compravendite immobiliari nel nostro Paese nel terzo trimestre del 2010. I dati sono utili a comprendere lo stato del mercato dei fabbricati ad uso abitativo e commerciale, e quest’ultimo -in particolare- segna una forte caduta rispetto allo stesso periodo del 2009. Fornisce, l’Istituto nazionale di statistica, elementi utili per rispondere a una domanda che ci poniamo da anni: c’è davvero bisogno di nuove costruzioni?
Dal 2002, ogni anno, sono state costruite oltre 200mila nuove abitazioni residenziali; dal 1995 al 2006 sono state autorizzate 723 milioni di metri quadri di permessi di costruzione.
È tempo di fermare la corsa del mattone?
L’Istat sembra suggerire che è così: “Nel terzo trimestre 2010 le convenzioni relative a compravendite di unità immobiliari sono risultate pari a 168.933, in calo del 3,4 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”; “il 93,6 per cento delle convenzioni effettuate nel periodo considerato (158.122) riguarda immobili ad uso abitazione ed accessori, il 5,7 per cento (9.659) unità immobiliari ad uso economico. Per la prima tipologia, dopo un periodo di risalita, si rileva una diminuzione tendenziale del 2,7 per cento. Le compravendite di immobili ad uso economico, contrassegnate da una flessione pari all’11,6 per cento, accentuano invece l’andamento negativo che aveva caratterizzato anche i primi due trimestri del 2010”.
Il rapporto dell’Istat sottolinea, “inoltre, che il numero di compravendite di immobili ad uso economico stipulate nel terzo trimestre 2010 è il più basso dal 1997”.
La fonte dei dati Istat sono gli atti dell’attività notarile, con una rilevazione condotta presso tutti i notai in esercizio, che sono circa 5mila. I dati raccolti dall’Istat mostrano anche che “nel terzo trimestre 2010 sono stati stipulati 171.689 mutui, di cui 101.973 (pari al 59,4 per cento) con costituzione di ipoteca immobiliare e 69.716 (40,6 per cento) senza costituzione di ipoteca immobiliare. Il numero totale dei mutui è diminuito dell’1,9 per cento rispetto al terzo trimestre 2009”.      

 
 

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