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Le banche a combustibile fossile

Estrazione di gas nella Siberia occidentale. Secondo la ricerca “Banking in Climate Change 2020: Fossil Fuel Finance”, la banca statunitense JPMorgan Chase è il principale investitore nei nuovi progetti estrattivi nell’Artico, il cui fragile ecosistema è a rischio © shutterstock.com/GrigoriiPisotsckii

Gli istituti internazionali continuano a finanziare il settore dei combustibili inquinanti nonostante l’Accordo di Parigi: dal 2016 al 2019, 35 tra i principali colossi hanno erogato prestiti o sottoscritto azioni a beneficio di 2.100 imprese attive nel comparto di petrolio, gas e carbone per un valore totale di 2,7mila miliardi di dollari. Nell’elenco anche le italiane Unicredit e Intesa Sanpaolo

Tratto da Altreconomia 230 — Ottobre 2020



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