Una voce indipendente su economia, stili di vita, ambiente, cultura
Cultura e scienza / Opinioni

La rivincita della Tabacca, un’utopia agricola e sociale nell’entroterra di Genova

© La Tabacca

Situata in Val Brigna, La Tabacca è un’azienda agricola autenticamente sostenibile che coniuga innovazione ambientale, progettazione ecologica e inclusione sociale in un contesto rurale rigenerato. Estesa su sette ettari tra boschi e colture miste promuove pratiche agroecologiche e attività formative, come l’evento “Spontanea, festa delle erbe, dei fiori e dei semi”. La quarta tappa della rubrica “Germogli” a cura di Mauro Ferrari, autore di “Erbacce”

Sul sito di Altreconomia prosegue una storia di semi e piante, alberi e boschi in forme umane, un’esperienza generativa di comunità in giro per l’Italia raccontata senza fronzoli o autocompiacimento da chi la pratica. Non si tratta di “buone notizie” per consolare ma di “Germogli” che escono dal seminato per provare a cambiare le cose. Una rubrica-concime curata da Mauro Ferrari, sociologo, formatore specializzato nel welfare e nella progettazione sociale, nonché autore per la nostra casa editrice del fortunatissimo libro “Noi siamo erbacce” (2024). “Sono stato accolto, ascoltato. Ora tocca a loro”.


Immersa nella Val Brigna, sulle alture dell’entroterra di Genova Voltri, l’azienda agricola ecologica sociale La Tabacca è un innovativo progetto di insediamento rurale. Questo ambizioso intervento integra bioedilizia, formazione, progetti sociali e didattici, ricerca, innovazione e produzione di alimenti genuini di campagna.

La proprietà si estende per circa sette ettari, prevalentemente occupati da un bosco di castagni, carpini neri, frassini, acacie, biancospini, ciliegi selvatici e sambuchi. Nelle immediate vicinanze dell’abitazione principale si sviluppa un frutteto agroforestale che ospita circa 250 alberi da frutta. Un elemento distintivo dell’azienda è il suo roseto, dove prosperano circa 300 piante di rose della varietà muscosa e altre varietà antiche, utilizzate per la preparazione di uno sciroppo di rosa.

L’approccio agroecologico, applicato e sperimentato a La Tabacca, ha comportato fin dall’inizio un’analisi del contesto dell’azienda agricola, finalizzata a una progettazione ecologica degli immobili, dei terreni boschivi e delle aree destinate alle produzioni agricole. Nell’arco di quattordici anni ciò ha consentito, attraverso approfonditi studi e analisi, di integrarsi in un ecosistema naturale preesistente, seppur in stato di abbandono.

Una mappa della struttura dell’azienda agricola La Tabacca

Il nome “Tabacca” trae origine dalle attività di contrabbando di tabacco che si svolgevano in quest’area durante il periodo bellico. Gli anziani della valle tramandano la memoria di una famiglia umile ma generosa che abitava questa casa, e in particolare di una donna chiamata Geinin, nota non solo per l’accoglienza che offriva a viandanti e camminatori ma anche per le sue capacità terapeutiche basate sull’utilizzo delle piante medicinali.

Durante il processo di costruzione dell’abitazione e di avvio dell’azienda agricola, il luogo è diventato un catalizzatore per giovani interessati alle tematiche ambientali e sociali. Qui hanno potuto sperimentare tecniche ecologiche innovative, acquisendo e sviluppando competenze specifiche nel settore agricolo, forestale e della prevenzione del dissesto idrogeologico, nonché abilità trasversali essenziali per la formazione di cittadini consapevoli.

In questo contesto fertile sono stati sviluppati progetti di diversa natura: partecipazione a ricerche e iniziative in ambito agricolo, agroalimentare e forestale; focus sull’ambito sociale, caratterizzato da un approccio inclusivo aperto a persone di ogni genere, cultura e religione, con l’intento di superare ogni forma di discriminazione; promozione della “formazione rurale” nelle valli più isolate, attraverso lezioni teoriche e pratiche di gestione del territorio, con benefici diretti per la comunità locale. 

L’attenzione ecologica ha interessato non solo le opere edili e i materiali impiegati, ma anche la gestione dell’edificio e i suoi consumi, la quantità degli approvvigionamenti e la produzione di rifiuti. L’obiettivo è stato quello di creare processi circolari e sistemi chiusi (come compost toilet e impianti di fitodepurazione) che non generano forme di inquinamento derivanti dall’accumulo di risorse non distribuite.

Una priorità dell’azienda agricola è la gestione sostenibile delle acque e il risparmio idrico, in risposta alle sfide poste dai cambiamenti climatici. A tal fine è stato realizzato un impianto di fitodepurazione per il recupero delle acque grigie, che vengono così riutilizzate e convogliate nelle aree agricole sottostanti l’impianto.

Era fondamentale che il luogo potesse rispondere efficacemente alle problematiche connesse ai cambiamenti climatici, quali siccità, aridità del terreno e rischio idrogeologico. Per questo motivo sono state implementate diverse soluzioni oltre alla fitodepurazione: tecniche agricole come la pacciamatura per ridurre la temperatura del suolo; compostiere e compost toilet per incrementare la sostanza organica del terreno; sistemi di canalizzazione per convogliare le acque piovane al frutteto agroforestale; coibentazione con paglia per mantenere una temperatura stabile all’interno dell’abitazione.

Per dare continuità alle attività de La Tabacca, durante l’anno vengono organizzati diversi momenti di incontro e divulgazione ambientale. Il 10-11 maggio 2025, ad esempio, si terrà un evento dedicato alle erbe spontanee: “SPONTANEA – festa delle erbe, dei fiori e dei semi”, che includerà trekking di ricerca delle erbe, laboratori di fermentazione e attività ludiche pensate per sensibilizzare anche i più piccoli. Non mancheranno approfondimenti sulla cucina botanica, con la riscoperta delle erbe spontanee sia nella tradizione culinaria che nelle preparazioni più innovative.

Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito web www.latabacca.com o contattare Giorgia Bocca al numero 39 39449734.

Mauro Ferrari è sociologo e formatore specializzato nel welfare generativo e nella progettazione sociale. Attualmente ricopre il ruolo di docente presso la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (Supsi). È coautore, insieme a Stefania Miodini, del libro “La presa in carico nel servizio sociale. Il processo di ascolto” pubblicato nel 2018 da Carocci. È anche autore di numerosi articoli e conduce seminari sulla botanica sociale.

© riproduzione riservata

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Altreconomia per non perderti le nostre inchieste, le novità editoriali e gli eventi.


© 2025 Altra Economia soc. coop. impresa sociale Tutti i diritti riservati