Diritti / Approfondimento
La piattaforma di videogiochi Roblox e le scarse tutele online per i minori

Secondo una ricerca dell’agenzia Revealing reality il portale Roblox, utilizzato nel 2024 da una media giornaliera di 85 milioni di utenti, espone i più piccoli a potenziali rischi, tra cui materiale sensibile e la possibilità di venir contattati da utenti adulti. Basata sull’interazione tra giocatori, la piattaforma non avrebbe implementato misure di sicurezza efficaci e sarebbe richiesta la vigilanza costante dei genitori. Ecco perché
Nonostante il suo aspetto colorato la popolare piattaforma online di videogiochi Roblox potrebbe non essere un posto sicuro per i bambini, che rischiano di venire esposti a contenuti non appropriati e a contatti con adulti. Lo rivela una ricerca realizzata dall’agenzia di ricerche di mercato Revealing reality e pubblicata il 13 aprile di quest’anno.
Le analisi di Revealing reality hanno individuato una serie di potenziali rischi per i bambini che utilizzano la piattaforma, tra cui la possibilità per minori di 13 anni di entrare in giochi e attività (che su Roblox vengono chiamate “esperienze”) con tematiche suggestive e di intrattenere conversazioni non supervisionate con utenti adulti.
Le misure di sicurezza della piattaforma, come la verifica dell’età, non sono sufficienti a tutelare gli utenti più fragili e risultano spesso aggirabili. “Le nuove funzioni di sicurezza annunciate da Roblox a inizio aprile non vanno abbastanza lontano –ha dichiarato al Guardian Damon De Ionno, direttore della ricerca di Revealing reality-. I bambini possono ancora chattare con estranei non presenti nella loro lista di amici e con sei milioni di esperienze sulla piattaforma, spesso con descrizioni e valutazioni imprecise, non è possibile per i genitori esercitare un controllo efficace”.
Lo stesso Guardian ha raccolto testimonianze negative legate a Roblox nel corso di una sua indagine, comprese quelle di un ragazzo di 10 anni che è stato adescato da un adulto incontrato sulla piattaforma e di una bambina di nove anni che ha iniziato ad avere attacchi di panico dopo aver visto contenuti sessuali mentre giocava.
Prima di descrivere i rischi legati a Roblox è necessario capire in che cosa consiste questa piattaforma. Spesso presentato come un semplice videogioco, Roblox è in realtà una piattaforma online e un ambiente di sviluppo che consente agli utenti di creare i propri minigiochi (denominati appunto esperienze). Con una media nel 2024 di 85,3 milioni di utenti attivi al giorno in tutto il mondo, dei quali il 40% ha meno di 13 anni, e una vasta gamma di giochi, mondi virtuali ed esperienze a cui è possibile partecipare, Roblox è diventato un protagonista nel panorama dell’intrattenimento e dei giochi online.
Al momento della pubblicazione della ricerca c’erano oltre sei milioni di esperienze attive sulla piattaforma. I giochi presenti, quindi, possono variare notevolmente come target di età e tipologia. Ad esempio, vi sono esperienze che simulano giochi infantili e innocui tipo “Guardie e ladri” mentre altre sono pensate per fornire interazioni, anche attraverso chat vocali, tra gli utenti.
Per esplorare la piattaforma i ricercatori hanno utilizzato diversi avatar con età differenti (e fittizie): di 5, 9, 10, 13 e 40 anni. Una scelta effettuata per verificare i limiti della piattaforma a seconda dell’età dell’utente. Gli account di età compresa tra i 5 e i 13 anni non sono stati collegati ad alcuna informazione di contatto e l’età non è stata verificata. Mentre l’unico profilo registrato come adulto aveva un numero di telefono verificato, condizione necessaria per accedere alla chat vocale della piattaforma. Secondo i ricercatori la creazione di tutti gli account è stata facile e rapida, circostanza che ha rivelato un primo dettaglio inquietante: per un adulto risulta molto semplice creare un profilo da minorenne e presentarsi come un bambino nelle esperienze sulla piattaforma. Questi profili sono poi stati utilizzati sia per registrare il comportamento degli utenti sia per interagire tra di loro, mentre non sono stati effettuati contatti tra gli avatar dei ricercatori e personaggi terzi.
“È importante notare che, sebbene i nostri ricercatori siano professionisti esperti, ciò che hanno fatto per questa indagine non è stato particolarmente sofisticato o difficile, e non ha richiesto molto tempo -precisano gli autori del report-. Creare account, accedere a questi spazi e documentare i contenuti non richiede competenze o strumenti particolari, ma solo una conoscenza di base di Roblox, adatta ai bambini, la curiosità e una piccola quantità di tempo. Vivendo la piattaforma come fanno i bambini, è possibile comprendere meglio gli ambienti in cui navigano i giovani utenti e lavorare in modo più efficace per affrontare i potenziali rischi”.
Nonostante le misure di sicurezza promosse da Roblox i ricercatori sono riusciti a mettere in atto una serie di comportamenti potenzialmente rischiosi. A iniziare dalle interazioni tra adulti e minorenni: le restrizioni di Roblox, infatti, funzionano solo se entrambi gli utenti riportano in modo corretto la propria età. Anche se gli avatar “minorenni” non possono ricevere messaggi diretti o privati è sempre possibile per gli utenti adulti impersonare minorenni e mandare richieste di amicizia a un pubblico di minorenni. Una volta che questa è accettata i due utenti possono scambiarsi messaggi.
Un secondo problema riguarda la possibilità di scambiarsi tramite la chat della piattaforma informazioni e contatti personali, ad esempio di social media come Instagram e Facebook. Nonostante Roblox censuri in automatico i messaggi che possono contenere informazioni personali, questo sistema non sempre funziona correttamente e può essere facilmente aggirato con l’utilizzo di diminutivi e acronimi (ad esempio scrivendo “1 nst” invece di Instagram).
Infine, vi è la possibilità per utenti registrati come minorenni di accedere a esperienze che, anche se classificate come adatte a tutti, possono esporli a contenuti per adulti o suggestivi. Roblox ha annunciato una nuova funzione che consente ai genitori di bloccare certe esperienze per gli utenti con 13 anni o meno; tuttavia, l’elevato numero di esperienze disponibili rende di fatto impossibile un controllo efficace.
Secondo gli autori della ricerca il modo più efficace per tutelare i bambini è impedire loro di utilizzare la piattaforma. Tuttavia, vista la popolarità di Roblox, questo potrebbe risultare difficile. Per questo viene raccomandato di utilizzare in modo efficace tutti gli strumenti di parental control offerti dalla piattaforma, tra cui la possibilità di controllare le attività del figlio, di rimuovere utenti dalla lista degli amici e di bloccare determinati giochi o esperienze.
Per salvaguardare i propri figli durante l’utilizzo di Roblox, i genitori devono andare oltre la semplice attivazione dei controlli. Fondamentale è la vigilanza: controllare regolarmente a quali esperienze giocano i figli, con chi interagiscono e a quali ambienti sono esposti. Ma anche parlare apertamente dei rischi legati alla presenza di temi adulti in ambienti apparentemente innocui o di persone che cercano di spostare la conversazione su chat esterne alla piattaforma. Affidarsi esclusivamente alle misure di sicurezza di Roblox -è la conclusione- lascia i bambini vulnerabili ai rischi presenti sulla piattaforma.
“La fiducia e la sicurezza sono al centro di tutto ciò che facciamo -è stata la risposta di Matt Kaufman, responsabile della sicurezza di Roblox, al Guardian-. Sviluppiamo continuamente le nostre politiche, le nostre tecnologie e i nostri sforzi di moderazione per proteggere la nostra comunità, soprattutto i giovani. Questo include investimenti in strumenti di sicurezza avanzati, una stretta collaborazione con gli esperti e la possibilità per genitori e assistenti di disporre di controlli e risorse efficaci. Solo nel 2024 abbiamo aggiunto più di 40 nuovi miglioramenti in questo settore e continuiamo a impegnarci al massimo per rendere Roblox un luogo sicuro e civile per tutti”.
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