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Cultura e scienza / Recensioni

La pagina dei librai (da Altreconomia 222)

Le recensioni di questo numero sono a cura della libreria Due Punti di Trento, nata mescolando le biografie e le energie di due soci molto diversi. È un luogo curioso e vitale, un piccolo laboratorio di quartiere che si nutre di carta, parole e relazioni

Tratto da Altreconomia 222 — Gennaio 2020
LIBRERIA DUE PUNTI / in foto i due titolari da sx ELISA VETTORI e FEDERICO ZAPPINI FOTO DI ALESSIO COSER

11 autrici afroitaliane
Un libro tra presente e futuro

Igiaba Scego -curatrice del libro- nella prefazione al volume lo esplicita, sulla base di una obbligatoria onestà intellettuale e di missione politica: sotto accusa è l’incapacità italiana di riconoscere (e fare spazio) a un pezzo importante di letteratura, offrendo ad autori e autrici piena cittadinanza. Ecco cos’è “Future”. Donna, dall’identità ibrida perchè plurale, fatta di voci spigolose e non omologate. Una presa di posizione necessaria. A ri-definire ciò che dovrà essere il futuro. A fotografare cosa è il presente. Effequ offre le sue pagine a undici autrici afroitaliane, confermandosi casa editrice attenta a far dialogare letteratura e realtà, raccontando storie troppo spesso marginalizzate o stereotipate. Una boccata d’ossigeno che profuma di Mediterraneo e che alza l’asticella del dibattito.

Future. Il domani narrato dalle voci di oggi, AA.VV., Effequ edizioni, 15,00


Un romanzo sul clima
La fine (possibile) della nostra Storia

Mentre scriviamo è in corso a Madrid la COP25 alla presenza di Greta Thumberg e sotto lo sguardo curioso e vigile di milioni di giovani e giovanissimi. Ed è bello notare che anche in Italia ci sono case editrici e autori che raccolgono la sfida lanciata da Amitav Ghosh alla “grande cecità” della narrativa. Il romanzo di Civati e Tiberi è urgente e tagliente perché interroga la nostra capacità di farci carico della crisi climatica che avvicina la fine di ognuno, nessun escluso. È la storia di chi si sente privilegiato e al sicuro (l’1% del mondo, più largo e accogliente di quanto ognuno di noi voglia credere, non facendo autocritica sui propri stili di vita) e che vede sgretolarsi le proprie certezze sotto una pioggia torrenziale, un calore soffocante, l’incepparsi della tecnologia. È la nostra Storia. Siamo ancora in tempo per cambiare svolgimento e finale.

Fine, Giuseppe Civati e Marco Tiberi, People edizioni, 16,00


Sogni, segni e relazioni
Un romanzo sull’esistenza

La storia è presto raccontata. Selma -nonna saggia e ascoltata di una piccola comunità della Germania profonda, solida nelle sue certezze e quotidianità- possiede un tragico dono: ogni volta che sogna un okapi nel paese una persona muore nell’arco delle successive 36 ore. Queste profezie generano ansia, attivano meccanismi sociali che ingarbugliano sentimenti e relazioni, scompaginano gli equilibri della comunità e ne mettono a rischio la tenuta. Come ci si relaziona con gli ultimi istanti dell’esistenza? Cosa è bene far prevalere? La tristezza di fronte all’ineluttabilità della fine o la certezza generativa data dalla potenza della vita? Mariana Leky costruisce un grande romanzo, combinando una storia originale e una scrittura ispirata. Ad ogni fine corrisponde -per chi rimane, per chi conserva la memoria e progetta ciò che sarà- un nuovo, curioso, inizio.

Quel che si vede da qui, Mariana Leky, Keller editore, 18,00

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