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MondoMangione trova una nuova casa per rafforzare i percorsi collettivi e solidali

L'OrtoMangione di Siena - © MondoMangione

La cooperativa di Siena, che nel 2004 ha aperto una bottega del commercio equo nel centro storico, conta oggi 600 soci, sei lavoratori e due progetti di autoproduzione (un orto collettivo e un forno di comunità). Ha deciso di rigenerare uno spazio dove accogliere anche gastronomia ed eventi culturali. Con il sostegno dei soci

“Abbiamo trovato una nuova ‘casa’, uno spazio che potrà contenere e raccontare tutto ciò che siamo diventati in questi diciotto anni”, racconta Valentina Pascucci, presidente di MondoMangione. Venerdì 11 marzo, la cooperativa -che a Siena ha aperto nel 2004 la prima bottega del commercio equo e solidale- ha presentato ai soci e al pubblico il progetto di rigenerazione di un immobile che fino a una decina d’anni fa ospitava un circolo Arci, progettato dall’architetto Augusto Mazzini, già assessore all’Urbanistica nella città. “Era stato immaginato negli anni Ottanta come una sorta di ‘piazza’ coperta, un centro di aggregazione che era rivolto in particolare alla comunità che vive nel vicino quartiere di edilizia residenziale pubblica. Questo ‘sogno’, rimasto inespresso, vorremmo realizzarlo noi”, continua Valentina.

La definizione delle attività che saranno ospitate nel nuovo spazio, che si sviluppa su più piani per circa 300 metri quadrati, è stata curata da un gruppo composto da una decina di persone, soci lavoratori e soci consumatori di MondoMangione e volontari dell’associazione Officina Solidale, che si occupa di promozione del consumo critico.

L’immobile si sviluppa per due piani più uno seminterrato: al piano terra sarà allestito un  punto vendita ampio, con uno spazio dedicato all’ortofrutta, un banco frigo e scaffalature per i prodotti confezionati e per una selezione più ampia di quelli sfusi, con zona cosmesi e detergenza alla spina. Sullo stesso livello ci saranno anche la nuova area dedicata alla gastronomia, con cucina annessa. Il primo piano ospiterà gli uffici e una sala per le attività e gli eventi di informazione e divulgazione animate da Officina Solidale. Il seminterrato -a livello del piano strada- fungerà da magazzino, con celle frigorifere per la conservazione dei prodotti freschi.

Lo spazio da rigenerare scelto da MondoMangione

“La vera novità è rappresentata dall’apertura di uno spazio gastronomia -sottolinea Valentina-. In questo nuovo guscio avremo così la possibilità di valorizzare anche i frutti dei nostri progetti di autoproduzione, l’OrtoMangione’ e il Pane dell’Orto, ma anche di rafforzare i legami con tutti i produttori che abbiamo incrociato da quando siamo nati”, spiega la presidente di MondoMangione.

Quando parla di OrtoMangione fa riferimento all’orto alle porte di Siena nato nel 2019 e strutturato sul modello CSA (Comunità che supporta l’agricoltura): i soci che aderiscono (oggi circa 80) prefinanziano annualmente il raccolto garantendosi una cassetta di verdura a settimana per 45 settimane e il privilegio dell’autoproduzione attraverso la partecipazione alle attività dell’orto. Due anni dopo lo stesso modello è stato applicato per far nascere un’altra start-up, il Pane dell’Orto (nato nel 2021): anche il progetto che ha fatto riaccendere il vecchio forno a legna al podere dell’orto parte dal prefinanziamento dei singoli soci e oggi fornisce alla bottega il pane per la vendita al dettaglio. I due progetti danno lavoro a tre persone.

“È anche a partire da questi nuovi progetti che è maturato il bisogno di un locale più grande, uno spazio più razionale che possa raccogliere e rafforzare le nostre diverse modalità di vendita e allo stesso tempo sia un incubatore più funzionale per le nostre start-up e per accogliere le esigenze che si presenteranno in futuro”, racconta Valentina. Con l’apertura del nuovo spazio, immaginata per l’autunno del 2022, MondoMangione dovrà chiudere i due punti vendita: quello nel centro storico e il MoMaMarket, che nel 2015 era già stato immaginato fuori dalle mura della città anche come punto di distribuzione della spesa settimanale e degli ordini collettivi di prodotti biologici e locali effettuati online, un’altra delle innovazioni che hanno caratterizzato la risposta di MondoMangione alla crisi del botteghe dedicate esclusivamente al commercio equo e solidale.

È proprio al MoMaMarket che si è consolidata la collaborazione con l’associazione Officina Solidale, che -con i propri volontari- garantisce l’apertura del negozio ogni sabato. Adesso, grazie a Officina Solidale, il nuovo spazio sarà anche un centro di (in)formazione permanente dedicato al sistema economico alternativo, aperto alla comunità dei soci e a quanti vogliano entrare a far parte del mondo di MondoMangione.

Tra gli obiettivi del progetto e dell’offerta del nuovo servizio legato alla gastronomia c’è anche quello di incrementare il fatturato, necessario per garantire la sostenibilità economica della cooperativa che oggi ha circa 600 soci e dà lavoro a sei persone (comprese quelle impegnate nell’orto e nel forno). L’investimento necessario per rigenerare lo spazio è pari a circa 200mila euro (più Iva). La cooperativa, con il supporto di uno studio di commercialisti che ha collaborato alla stesura del piano economico e finanziario dell’intervento, ha immaginato di raccogliere questa somma dai soci, ovvero 240mila euro di capitale dai sovventori. Si tratta capitale di rischio, che -se la cooperativa fa utili- verrà remunerato, a un tasso di almeno il 2,5% all’anno. “Pagheremo da subito gli interessi, mentre rimborseremo il capitale a partire dal quarto anno d’attività” ha spiegato di fronte a un centinaio di soci riuniti Carlo del Zanna, membro del consiglio d’amministrazione di MondoMangione. L’assemblea è stata molto partecipata. La rete è forte: sono tante le famiglie che ogni settimana ricevono la cassetta di verdura. A tanti, Andrea, il fornaio, ha consegnato il filone da un chilo, sfornato in mattinata. Non suona strano, perciò, il claim scelto per promuovere l’appuntamento: “Quante idee può contenere MondoMangione?”. La cooperativa senese non sta mai ferma: nelle ultime settimane ha realizzato un corso per la potatura degli ulivi mentre vicino all’orto sono stati piantati anche degli alberi da frutto.

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