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Ambiente

La miniera degli italiani. Colacem, cemento dall’Umbria all’Honduras

In un Paese retto da una dittatura, c’è una miniera “italiana” di ossido di ferro, che sta creando problemi all’interno di una comunità indigena. Davide Preti, film-maker freelance, è entrato per Altreconomia all’interno della miniera di Agalteca, nel dipartimento di…

In un Paese retto da una dittatura, c’è una miniera “italiana” di ossido di ferro, che sta creando problemi all’interno di una comunità indigena. Davide Preti, film-maker freelance, è entrato per Altreconomia all’interno della miniera di Agalteca, nel dipartimento di Olancho, in Honduras, dove la Five Stars Mining opera dal 2000. Dietro la Five Stars Mining c’è Goldlake Group, società che fa riferimento al gruppo Colaiacovo, guidato dall’omonima famiglia umbra che con Colacem e Colabeton è anche tra i primi tre produttori italiani di cemento e calcestruzzo. Nelle “Repubblica delle miniere” (quasi la metà del territorio honduregno è oggetto di concessione mineraria), la famiglia Colaiacovo ha il permesso di estrarre ossido di ferro, un elemento utilizzato nella produzione di cemento, per i prossimi 30 anni.
“Dentro la miniera -racconta Davide- abbiamo avuto la possibilità di entrare in contatto solo con tecnici; non abbiamo potuto incontrare i minatori. Il punto di vista sulla miniera, quello che abbiamo raccolto in una sorta di tour turistico all’interno, viene da un biologo e dall’addetto alla logistica di Five Stars Mining. Ci hanno presentato una visione idilliaca dei processi di lavorazione, soprattutto hanno sottolineato che la miniera è totalmente a secco e quindi non ci sono conseguenze sull’acqua. Un’altra cosa che hanno sottolineato, è che tutto è a norma di sicurezza, e poi hanno puntato sulla riforestazione.
Ci hanno detto che ci sono solo due turni di lavoro, ma noi abbiamo visto che la gente lavorare anche di notte. La miniera lavora 24 ore su 24, secondo quanto possiamo testimoniare”.
Diverso è il discorso per chi guarda la miniera dall’esterno. Il punto di vista raccolto nel documentario è quello dei membri della Cooperativa Agropecuaria “Unión y Esfuerzo”, che lavora terreni confinanti con quelli della miniera di ferro. “Secondo i soci della cooperativa, gli effetti dell’attività mineraria sono evidenti sul fiume che attraversa Agalteca. In primis, per il livello dell’acqua, che si è abbassato -spiega Davide-. Quando piove, tutti i detriti, gli scarti di lavorazione, vanno verso il fiume”. I rappresentanti della Cooperativa ricostruiscono davanti alla videocamera il momento “cruciale” del conflitto che ha visti i contadini contrapporsi a Five Stars Mining: nell’estate del 2009, i membri della Cooperativa hanno bloccato per 38 giorni i cancelli d’ingresso alla miniera: “La strada che collega la miniera alla comunità è ‘privata’. I camion dovrebbero usare un’altra via d’accesso al sito, che esiste, evitando l’attraversamento di Agalteca”. Secondo quanto testimoniato da uno dei rappresentanti dell’impresa, il danno economico stimato è di 250mila dollari.
Non tutta la comunità appoggia le iniziativa della Cooperativa “Unión y Esfuerzo”: Five Stars Mining dà lavora a un centinaio di persone della comunità. Sono minatori e camionisti, che barattano così il futuro dei propri figli. 

Guarda il documentario di Davide Preti sul canale youtube di Altreconomia:
Honduras: la miniera degli italiani 1/4 http://www.youtube.com/watch?v=j1EDZTCRf8g
Honduras: la miniera degli italiani 2/4 http://www.youtube.com/watch?v=b28-OIsaAmc
Honduras: la miniera degli italiani 3/4 http://www.youtube.com/watch?v=_3tbOlkvC3w
Honduras: la miniera degli italiani 4/4 http://www.youtube.com/watch?v=hDziiambITE

Sul tema, potete leggere anche l’approfondimento di Giorgio Trucchi, "Grave conflitto tra cooperative honduregna e impresa mineraria italiana. Temono per il futuro delle proprie famiglie"

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