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Ambiente

La Lomellina sospesa tra riso e asfalto in bianco (bis)

È probabile che l’autostrada tra Broni e Mortara, in provincia di Pavia, non si farà mai, come raccontiamo su Ae 151 (qui in PDF). La Regione Lombardia, però, ha scelto di portarsi avanti, e approva il progetto del raccordo che la collegherebbe all’A26, a Stroppiana, in Piemonte. L’assessore Del Tenno richiama i comitati a critiche "non strumentali", ma dimentica che sul progetto pende (già) un ricorso al Tar della Lombardia

L’autostrada si farà, perché si deve fare. Ed anche se -a cavallo tra Piemonte e Lombardia- è un collegamento tra l’A26 e un’arteria che non esiste, questi 369 milioni di euro saranno spesi bene.

Basta un po’ d’immaginazione, che aiuta a pensare che "quando sarà realizzata anche la Broni-Pavia-Mortara ci sarà un collegamento veloce diretto con la A21 (Torino-Piacenza-Brescia) e la A7 (Milano-Genova)", come spiega Regione Lombardia nel comunicato stampa con cui annuncia che "la Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Infrastrutture e mobilità Maurizio Del Tenno, ha infatti ratificato la decisione della conferenza dei servizi che, a maggioranza, ha approvato il progetto preliminare" del raccordo autostradale interregionale Mortara-Stroppiana, "apportando una serie di modifiche e prescrizioni che saranno recepite".

La domanda che resta senza risposta è quando?, quando verrà realizzata la Broni-Mortara. A noi risulta che forse non si farà, come raccontiamo su Altreconomia di luglio/agosto: intanto perché il progetto non è ancora passato dal Via, cioè non ha ancora ottenuto una valutazione d’impatto ambientale (Via) positiva; poi perché non ci sono i soldi; in aggiunta, per la contrarietà della Provincia di Pavia ("Ho chiesto all’assessore Del Tenno, perciò, che non si proceda alla procedura per la seconda tratta, quella che collegherebbe Mortara all’A26" in attesa della Via per la Broni-Mortara, ci ha spiegato il presidente della Provincia, Daniele Bosone); infine, perché c’è un ricorso pendente al TAR della Lombardia: se l’autostrada è una, cioè "Broni-Mortara-Stroppiana", i comitati si chiedono perché sia stata spezzettata.

"Alla conferenza dei servizi hanno partecipato i rappresentanti dei Comuni e delle Province interessate oltre ai ministeri, sovrintendenza, soggetti gas e elettricità. Attualmente l’avanzamento della progettazione è in attesa della procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via) da parte del ministero dell’Ambiente" spiega il comunicato di Regione Lombardia.
 
"L’atto di oggi -ha spiegato l’assessore Del Tenno- è un passo importante all’interno del lungo e complesso iter che porterà alla realizzazione della Mortara-Stroppiana. Una volta conclusa la procedura di Via seguirà l’analisi del piano finanziario e successivamente l’attività di affidamento della concessione così come stabilito anche dalla convenzione sottoscritta con la Regione Piemonte".
 
"L’intervento, del valore di 369 milioni di euro, inizia nel Comune di Castello d’Agogna e termina nel Comune di Stroppiana, in corrispondenza dell’interconnessione con l’autostrada A26 dove si innesta sul raccordo esistente tra la Genova Voltri-Gravellona Toce e la A4 (Torino-Milano). Il tratto lombardo dell’infrastruttura interessa la Provincia di Pavia ed attraversa 6 comuni per complessivi 11,8 chilometri.
 
"Questo è il momento del confronto e della pianificazione -ha concluso l’assessore-. Abbiamo tutto il tempo e gli strumenti per arrivare ad avere la più ampia condivisione da parte del territorio. Le critiche o le osservazioni non devono però essere strumentali. Le istituzioni hanno la responsabilità di pianificare al meglio gli interventi, studiarli, valutarli con il territorio nella consapevolezza di agire sempre per il bene dei cittadini". La parola ai comitati.

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