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Venezia rilancia l’altra economia. A tre anni dalla sua inaugurazione, si apre un nuovo capitolo per il PalaPlip (nella foto a destra), la grande struttura polifunzionale di Mestre dedicata dal Comune di Venezia all’economia solidale (è in via San Donà…

Tratto da Altreconomia 116 — Maggio 2010

Venezia rilancia l’altra economia. A tre anni dalla sua inaugurazione, si apre un nuovo capitolo per il PalaPlip (nella foto a destra), la grande struttura polifunzionale di Mestre dedicata dal Comune di Venezia all’economia solidale (è in via San Donà 195/c). Un tempo sede della centrale del latte, oggi il Plip è uno spazio che ospita convegni, spettacoli, workshop e riunioni di associazioni nell’auditorium attrezzato e nell’open space di oltre 600 metri quadri.
Il centro è stato affidato da quasi due anni dal Comune all’associazione AEres (www.aeresvenezia.it), un’organizzazione di secondo livello che raggruppa 39 realtà del terzo settore veneziano. AEres è nata nel 2008, al termine di un percorso avviato dal Comune di Venezia assieme ai protagonisti dell’economia solidale veneziana (Progetto Venezia per l’altraeconomia). Come erede e prosecutrice di quella esperienza, l’associazione si è impegnata per il conseguimento di due obiettivi fondamentali: lo sviluppo di una rete dell’economia solidale locale e la creazione delle condizioni idonee alla nascita di un distretto di economia solidale veneziano, fondato su modalità alternative di lavoro, produzione, risparmio e consumo.
Per perseguire questi fini, AEres ha lavorato in partnership con il Comune di Venezia, con il quale ha stipulato un patto di sussidiarietà orizzontale.
Circa un anno fa, all’interno di AEres si è formato un gruppo di lavoro costituito da Acli, Arci, l’associazione Mandragola e l’associazione Emù (Eco museo urbano). Oggi il gruppo si è costituito in cooperativa, e a partire dal primo di maggio opera come gestore dello spazio.
La cooperativa, che si chiama Sesterzo, è aperta a tutti e ha tra i promotori tutte le realtà di AEres.
Sesterzo gestirà la grande sala conferenze da 300 posti e il salone, dove a settembre dovrebbe sorgere una “bio osteria”, l’Osteria “del Terzo millennio”, un locale dove sarà promossa un’alimentazione sana, equa e accessibile a tutti, con un’offerta che comprenderà prodotti biologici, equo e solidali e le eccellenze locali provenienti dai fornitori dei gruppi di acquisto solidali veneziani (se ne contano almeno 13). Accanto alla bio osteria è prevista l’apertura di una bottega “dei sapori e dei saperi”, un emporio dove saranno messi in commercio prodotti dall’alto “valore sociale”, dal biologico a libri e riviste. “Vogliamo che questo diventi un ‘centro civico e sociale, un luogo di buone pratiche e di produzione di pensiero” spiega il presidente di Sesterzo, David Marchiori.
Il progetto gode di un finanziamento di 40mila euro per partire, e il Comune di Venezia continuerà a fare la sua parte pagando tutte le utenze della struttura per 5 anni.

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