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Diritti

Incendiari o terroristi?

Un deputato di Forza Italia, tale Giorgio Jannone, ha annunciato la presentazione di una proposta di legge per arrivare all’equiparazione del reato di incendio doloso al terrorismo. Come sempre, anche questa sortita potrebbe essere relegata al rango delle sparate, che non mancano…

Un deputato di Forza Italia, tale Giorgio Jannone, ha annunciato la presentazione di una proposta di legge per arrivare all’equiparazione del reato di incendio doloso al terrorismo. Come sempre, anche questa sortita potrebbe essere relegata al rango delle sparate, che non mancano mai quando un fatto di cronaca, una situazione d’allarme s’impone all’attenzione dell’opinione pubblica.
La tentazione c’è, ma l’esperienza degli anni passati attorno ai temi dell’immigrazione, – con il successo ottenuto dagli ‘imprenditori morali’ che si sono impegnati nel fomentare e poi sfruttare sul piano politico le paure e i dubbi della cittadinanza – ci insegna che non va sottovalutato niente. Jannone, come del resto il premier greco, s’iscrive alla lunga lista dei professionisti dell’autoritarsimo. La tesi, in fondo, è sempre la solita: si agita uno spauracchio – l’immigrato, l’islamico, il piromane, ma anche il pedofilo, il ladro, lo scippatore e così via, a seconda dei casi –  e si invocano punizioni esemplari.

Oggigiorno va di moda il terrorismo, o meglio il fantasma del terrorismo. Siccome abbiamo già nei nostri ordinamenti misure speciali, particolarmente dure e repressive, contro il reato di terrorismo, ecco che si richiede di allineare tutte le fattispecie individuate a quella discplinata nel modo più pesante. In modo simile si agisce quando si suggerisce l’equivalenza fra immigrato senza permesso di soggiorno e potenziale terrorista, o fra moschee e covi per kamikaze. Nemmeno gli incendi e la piaga dei piromani sfuggono alla regola dell’autoritarismo che monta attorno a noi.

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