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Diritti / Opinioni

Il narcisismo maligno della società odierna e la disgregazione della democrazia

© Alex Shuper - Unsplash

Chi è esposto all’aggressione della precarietà, della povertà, della mancanza di futuro è spinto a chiudersi nella sopravvivenza selettiva e si consegna ai suoi oppressori. E invece che lottare per la liberazione alimentano un meccanismo che colpisce i capri espiatori come i migranti. Le idee eretiche di Roberto Mancini

Tratto da Altreconomia 276 — Dicembre 2024

L’oscuramento attuale della vita pubblica quasi ovunque nel mondo conferma che la disgregazione della democrazia va di pari passo con il rifiuto dell’accoglienza. Ciò che decide non è l’alternativa tra la destra estrema e una sinistra inetta, ma è quella tra prepotenza e democrazia. Ma da dove viene la prepotenza? Nella nostra società traumatica -che aggredisce ogni giorno le condizioni di vita della maggioranza della popolazione- individui, classi sociali e comunità etniche si chiudono nell’egoismo più arcaico per lottare contro il resto del mondo.

Il respingimento diventa la dinamica normale nel regime della solitudine competitiva. Prevale così e si afferma una sorta di “democrazia” rovesciata, dove larghi strati di popolazione votano per gli individui più antidemocratici e pericolosi. Si cade facilmente nell’illusione che simili individui respingeranno gli stranieri e risolveranno ogni problema. Più nella realtà siamo interdipendenti e più nell’illusione è forte la pulsione alla

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